Con l’inizio delle giornate buone, il sole scalda la terra delle campagne di Maccarese . le vigne cominciano a cacciare i primi verdi grappoli di quella che sarà l’uva iconica che produrrà il vino locale San Giorgio .
Lo scambio termico tra l’acqua del mare e la terra comincia a creare le prime brezze portando i venti da terra nelle ore mattutine fino a roteare in senso orario verso ovest nel tardo pomeriggio, quando la brezza si carica di una bella energia con il sole che si abbassa sulla superficie del mare e i colori si sfumano dal giallo all’arancione fino a creare l’ultimo emozionante momento del tramonto .
La nostra scuola di windsurf del Villaggio dei Pescatori chiamata Fregene vela club è alla sua seconda stagione. Gli eventi portano molte distrazioni, sia io che Giggi stiamo vivendo il tempo dell’amore e si sa quando si scoprono queste nuove emozioni si ci lascia prendere quasi totalmente, allontanandoci un po’ dal nostro vero mondo, il mare il windsurf il contatto costante con la natura e noi stessi . Il fatto è che le ragazze ci piacciono e anche parecchio, quindi ci dividiamo ogni uno nelle proprie giornate di sport lavoro e relazioni sentimentali .
Rimango per lo piu’ solo nella gestione della scuola, anche se Luca che mi da una mano, non so se avrò la forza di continuare con le sole mie forze. Un altra lunga stagione è alle porte, gli Allievi, tutti i giorni, aspettano sotto il tendone, il punto di incontro, arriviamo spesso tardi a volte troppo tardi, quado il sole è già alto. Gli Allievi meno pazienti se ne vanno, altri aspettano fino che arriviamo, mettiamo insieme piccoli gruppetti per fare uscite con il vento di ponente che crea sulla superficie dell’acqua piccole spume bianche, nel pomeriggio poi spira deciso.
Facciamo bei bordi al largo superando i frangenti delle secche dove l’acqua è più bassa, insegniamo la tecnica per risalire il vento, la bolina e scendendo il vento la poppa, virate e strambate veloci per gli Allievi piu’ avanzati. C’è molto entusiasmo, ma ormai si è fatto tardi e non vediamo l’ora di sistemare tutta attrezzatura, trasportando le tavole vele e attrezzature sopra in terrazzo di casa mia in Via Silvi Marina 131.
Il Giggi pure scappa, quando c’è, con un saluto veloce si incammina verso casa sua, per sdocciarsi e farsi bello per la sua Luisella.
Purtroppo gli affari non vanno tanto bene, ce lo aspettavamo, in fondo cosa possiamo pretendere, la situazione è quella che è. Nel frattempo al Miraggio c’è già un bel fermento, Antonio, un omone dalle grosse mani, aggiusta, ripara, sistema catamarani e barchette a vela aiutando tutti con la sua calma e gentilezza, quando è di buono umore. Nel tunnel ci sono già alcune tavole lasciate li da alcuni clienti dello stabilimento. Marco Paffetti, è un maestro di tennis, al Miraggio si occupa della direzione del tennis e della scuola di windsurf, ha fondato una associazione sportiva chiamata Sport Adventure club, che ha la finalità di promuovere sport come il tennis /windsurf / vela / escursioni naturalistiche.
Facciamo conoscenza in spiaggia è simpatico e disponibile, lui con il suo amico Giampiero vogliono imparare ad andare in windsurf. Così facciamo una sorta di accordo che consiste nello scambiarsi gli insegnamenti, io a lui del windsurf e lui a me del tannis.
È atletico Marco e in poco tempo impara ad andare, mentre Giampiero è un po’ più rigido avendo una muscolatura compatta, con la costanza però anche Lui riesce poi ad andare abbastanza bene.
Nel frattempo il maestro Claudio Berardi, mio ispiratore, ormai non viene più, è preso dal suo lavoro, di fotoreporter Freelands.
Una mattina, dopo la nostra lezione Marco mi chiede se mi posso occupare delle lezioni di windsurf li al Miraggio. Mi sorprende, mi sento onorato dalle sua proposta e quindi accetto di filato .
Mi chiede se posso andare, per le lezioni di tennis di scambio, nei campi all’Holiday Inn, sulla via Aurelia antica, dove insegna da tempo con suo fratello minore . Il centro sportivo per me è un po’ fuori mano, da Fregene si deve guidare circa 35 minuti,non lo faccio molto volentieri . Nel frattempo nella scuola del Villaggio le cose non procedono troppo bene, sè persa quella carica iniziale quell’entusiasmo di condivisione .
Sempre piu’ spesso la scuola riamane chiusa e pian piano gli Allievi si sparpagliano, molti vengono a partecipare alle mie lezioni al Miraggio, altri Allievi si sono comprati una tavola personale e continuano ad uscire tra le barche dei pescatori rimanendo legati alla location della scuola che ha fatto da battesimo della attività windsurfistica .
Le sere nella nuova casa di Alessandra sono fugaci, meno frequenti, la sento un po’ distante, la vedo pensierosa, meno serena. Sento che qualcosa non va, abbiamo forse bruciato la passione troppo in fretta . O c’è qualcosa d’altro?
Al Miraggio club le lezioni vanno bene, ho parecchie richieste e le tavole nell’ex tunnel dei lettini continuano ad aumentare.
La sera con le luci accese il tunnel delle tavole diventa un luogo sacro pieno di magica energia.
Un giorno mentre eravamo in macchina con Fabio Balini per andare ad una regata di 2 divisione, mi vece vedere una foto dove lui saltava su un onda sopra una strana tavola con la prua impennata e la poppa larga. “Guarda Cla che zompo, qui è stato l’altra settimana a Ostia”. “La tavola si chiama “Sandopper” è fatta apposta per saltare le onde e uscire con i venti forti e mare incazzato”.
Anche sulla battigia davanti il tunnel del Miraggio si parla di nuove tavole da onde, alcuni mostrano foto delle Hawaii dove Robby Naish ( un giovane talento locale) che fa già dei numeri.
Visto l’andamento, a mio malgrado, sono costretto a chiudere la sede della scuola al Villaggio dei Pescatori .
Siamo nel 1980, sembra che il nuovo sport acquatico abbia preso bene piede in tutta la penisola e non solo. Si comiciano a vedere in giro macchine con tavole da windsurf di tutti i tipi legate sul tetto, un via vai sui litorali romani. C’è una gran parte di chi sfila che neanche ci sa andare in windsurf, al momento è una moda e fa figo.
Al Miraggio il windsurf non è il solo sport praticato, ci sono diverse barche a vela alcune delle quali si usano per insegnare ai bambini si chiamano optimist. Le piccole barchette bianche in fila sembrano delle paperelle dietro a mamma papera sfilando lungo il litorale. C’è anche qualche catamarano Hobie cat e piccole derive Sunfish che compongono la flotta del Miraggio club.
Lo stabilimento è nel suo periodo di splendore frequentato da una clientela della Roma bene disposta e spendere anche nelle attività sportive. Il mio ruolo di istruttore vede spesso Personaggi in voga come Edoardo Bennato le sorelle Carlucci, prima Milly poi Gabriella partecipano ai corsi .
Con Alessandra le cose sembrano continuare in un atmosfera distratta leggermente distante, i nostri incontri segreti dopo più di un anno danno un certo senso di stanchezza, passato il fuoco della passione, si comincia a usare di più la ragione e così ci si allontana da noi stessi dal cuore . Alessandra vive nella paura che veniamo scoperti il che potrebbe creare problemi con il suo ex marito nelle gestione del loro figlio, ha paura che gli venga strappato via. Per alcuni versi la capisco anche se non approvo del tutto la scelta di rimanere in questa segretezza. In fondo penso che non c’è alcun male di avere una relazione con me, non sono né un delinquente né un ladro né una brutta persona, anzi i miei ventenni fanno di me uno sportivo sano e in buona salute, non riesco a vedere niente di inaccetabile.
La società che ha sempre frequentato la sua famiglia è della Roma bene, mentre io sono solo un ragazzo di periferia semplice con pochi soldi in tasca, per lo più anche Surfista, quindi spirito libero e con tanta voglia di vivere.
Passiamo momenti di distacco, ci vediamo di meno, lei sembra allontanarsi pian piano finché un brutto giorno mi dice che è meglio che ci lasciamo .
Rimango gelido, con il cuore spezzato ,anche se me lo aspettavo, a fatica trattengo le lacrime, una rabbia una tristezza un dolore … corro come un pazzo verso casa.
Passo giorni tristissimi, piangendo mi sfogo con i pochi amici che ho intorno Luigi, Liana subiscono la mia disperazione, la mia delusione, l’ingiustizia che mi ha tagliato il cuore. Vivo un brutto periodo per qualche settimana, ripensando a quanto è stata bello e a come e poi male è finita la nostra storia d’amore.
Per fortuna mia ho il mare come sfogo, mi distrae dal pensarla, lunghe uscite al largo infinite corse sull’acqua servono a curare e rimarginare la ferita.
Cosi’ passa il tempo necessario per smaltire la “botta”, ritorno quello che ero e che sono, il Claudio di sempre, anzi anche meglio .
Le cose al circolo vanno bene, i soci sono aumentati, gli Allievi si sono appassionati divenendo membri del Miraggio club, tante sono ormai le tavole nel rimessaggio che si allunga sempre piu’ verso il mare.
Portiamo allegria con le nostre vele colorate su e giù dalla spiaggia al mare avanti e indietro verso fuori nel mare dove cambia le sfumature di colore, dove il verdastro si mescola con il blu, dove tutto sembra un insieme di storie.
Ogni tanto un certo Tommy Del Monaco, approfittando del periodo florido, organizza regate. Anzi chiede a me di mettere le boe, ma a me piace andare in windsurf anzichè starmene tutta la mattinata a mettere il campo di regata, dare partenze, prendere arrivi . Anche se poi vengo pagato lo faccio sempre un po’ contro voglia. Usiamo il Boston walers di Alberto, il direttore del Miraggio. Lui è disponibile e si fida di me, lo fa preparare ogni volta da Massimo il Secco, Massimo è preciso e lo sistema a puntino e con il pieno di benzina pronto per sulla riva sopra di un carrello attaccato al trattore.Anche se poco adatto per le onde il motoscafo è di grande aiuto, un giorno di questi andando a ritirare le boe dopo la regata, solo sulla barca si è alzato un forte vento di ponente Uscendo da un onda un po veloce salta fuori dall’acqua beccando il vento sotto la carena ad ala di gabbiano, riatterra in acqua con la poppa appesantita dal grosso fuoribordo da 50 cavalli mentre si infila fino a metà dello scafo, riempiendosi a metà di acqua, riesco pian piano, togliendo il tappo di poppa e dare gas a svuotare completamente la barca. Ma che sballo!
Fuori il cancello al lato del circolo il campo di pallavolo è sempre pieno, quando non si esce in mare si gioca a beach volley. Diciamo che si sfiora la sportività a volte li sento litigare, mandandosi a quel paese, non mi piace questo modo di giocare con eccessivo attaccamento, sono sempre i soliti che urlano. Io gioco ma non tanto, ho da fare tante lezioni di windsurf, da un po’ ho anche cominciato a dare lezioni di nuoto in piscina .
Antonio, l’uomo del rimessaggio armeggia tra timoni di catamarani e gommini dei piedi d’albero, sistemando alla buona quello che può. Lui anche se apparentemente grezzo, è spesso gentile e disponibile aiutando chi ha un problema all’attrezzatura. Riparando con le sue grosse dita i rudimentali meccanismi del piede d’albero del Windsurf . Fatti da snodi cardanici di metallo e teflon che permettono all’albero di muoversi in tutte le direzioni. Si usurano e si inceppano spesso con la sabbia e la salsedine, a volte si sfilano addirittura dalla tavola .
Nel suo piccolo ripostiglio ha tutti gli attrezzi, pezzi di catamarani anch’essi schierati davanti all’arenire del club.
Alberto F. ha un Hobie Cat 18 piedi . Ce ne sono cinque di catamarani di diverse dimensioni ma quasi tutti Hobie Cat. Ci sono anche alcuni Sunfish (piccole derive di stampo americane ) che vanno molto da quelle parti, con la vela aurea, con un albero corto e due boma che aprono una vela triangolare. La barca è quasi piatta con una linea filante ma semplice nel suo insieme. Ce ne sono tre di queste, contribuendo a dare colore al via vai sulla spiaggia dove giovani e non di divertono a sfruttare il vento di brezza garantito nel periodo estivo.
Nei fine settimana spesso ci sono regate in giro e Noi che evitiamo i weekend caotici ci organizziamo, caricando pile di tavole su una sola macchina per andare a regatare. Ogni volta in una località diversa si organizzano regate, e che ve lo dico a fare, noi siamo in un brodo di giuggiole dalla contentezza, amici,sport, mare, vento, ragazze, sole…ormai vinciamo spesso tra coppe e trofei, ne abbiamo accumulati parecchi.
Il lunedì è sempre un giorno difficile, un po’ per la stanchezza un po’ perché il lunedì è da sempre un giorno del primo step della settimana, faticoso da salire. Riprendono le lezioni, i pochi amici in giro tornano ai loro impegni in lavoro in città, soltanto quando dalla voce amica della segreteria del circolo, seguirà il messaggio al magico numero 6680958 “Buongiorno ragazzi eccoci qui oggi il cielo è velato. ma già un bel vento di scirocco si fa sentire, abbiamo al momento già 15nodi in aumento, preparatevi che nelle ore calde aumenterà sicuramente, ci sono anche 80centimetri di onda … accorrete Windsurfieri …accorrete”.