Chi non conosce Miami? Direi tante persone. Nel nostro immaginario, la città di Miami, rappresenta un festoso variegato insieme di colori, di spiagge infinite, di altissime palme che fanno da cornice ai molteplici quartieri presenti. In realtà, oltre al divertimento, alle feste, alla vita notturna incessante, stereotipi che ci arrivano continuamente attraverso film, c’è anche dell’altro da fare, per esempio passeggiare per il Wynwood Arts District o attraversare la baia per scoprire l’Art Dèco District di South Beach. Infatti proprio a Miami troviamo la massima concentrazione di Art Dèco in architettura del mondo, un intero quartiere che si sviluppa dall’Ocean Drive alla West Avenue, dalla prima strada alla ventesima, ed ancora più a nord, con tracce fino ed oltre la quarantesima. Sicuramente qui, rispetto ad altre parti del mondo, questo stile ha visto il suo maggior splendore e sviluppo, circa 800 edifici, uno sviluppo intrapreso ad inizio secolo e durato fino agli anni ’40. Importante fu l’Exposition des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi, 1925, che in parte influenzò anche il modo di pensare e realizzare gli edifici, cosa che successe soprattutto a Miami. Questa città, a quel tempo in piena fase di crescita, ha immediatamente fatto suo lo stile, preso i fondamenti e personalizzato, una sorta di upgrade, caratterizzandolo inserendo elementi tipici del posto, tinte pastello, proiezioni verticali, finestre angolari, stucchi e decori.
Ma quello che deve “apparire” deve anche “durare”, e visto il clima tropicale caldo umido, che proprio non era un toccasana per gli edifici in legno di quel periodo, gli architetti pensarono bene di utilizzare materiali di copertura durevoli, come l’acciaio tubolare, l’alluminio, il vetro, la bakelite, etc.
Da questo ne risultarono edifici “belli”, “vivi”, per tanti versi ancora attuali nella loro eleganza e geometria, naturalmente inseriti in un contesto latino-caraibico che di americano ha veramente poco, per questo che non esiste altra città negli Stati Uniti come Miami. Ma basta poco, poche miglia, un ponte, direzione ovest e si arriva a downtown, la città vera e propria, quella dei grattacieli, del Brickell Financial District, dell’immenso Porto, ma noi proseguiamo lasciando tutto questo alle nostre spalle, ed arriviamo nella zona di Wynwood, non a caso vicino al Design District. Qui a farla da padroni sono gli artisti, scordiamoci le architetture Dèco, torniamo al contemporaneo. Il quartiere è ricco di gallerie d’arte, mostre temporanee, collezioni, eventi culturali. Si può passeggiare per ore, cenare ed imbattersi nell’inaugurazione di una galleria, dove artisti, più o meno famosi, disegnano su piccoli blocchi notes opere da regalare ai passanti, mentre il DJ proietta musica dalla sua postazione, assolutamente temporanea anch’essa ed allestita su un marciapiede con cavi volanti! Questo “quartiere” cambia continuamente, i murales vengono aggiornati come le gallerie, si rinnova autonomamente, per questo è sempre un piacere passeggiarvi e farci un salto anche con una certa frequenza.
Queste sono solamente due delle tante realtà che Miami offre, sicuramente è il posto giusto per trascorrere una vacanza, magari a Natale, e perché no, per comprarsi casa. Si, l’idea non è così male, sarà il fatto che già migliaia di italiani lo hanno fatto, sperimentando positivamente sulla loro pelle l’esperienza di essere possessori di un immobile a Miami Beach. Il cambio euro-dollaro favorevole, la positiva economia della Florida, le proiezioni per i prossimi sei, sette anni positive per il mercato immobiliare, sono alcuni degli elementi che invogliano a fare un passo del genere. Inoltre, visto l’alto flusso di turisti che invadono letteralmente la città per tutto l’anno, “catturati” dal sole, dal mare, ma anche dai tanti eventi che Miami offre, mettere a reddito il proprio bilocale è una delle cose più semplici. Il discorso si semplifica ulteriormente grazie ad apposite società che si prendono a cura la gestione degli affitti, long o short term dipende dalla zona, ed anche della manutenzione dell’unità abitativa, garantendone un discreto ricavato. Vivere il fascino caraibico della metropoli americana è ormai alla portata di tutti, questo è un buon momento per fare investimenti in Florida ed allora bisogna approfittarne!
di Architetto Fabio Faieta