Inizieranno lunedì 23 febbraio i lavori per realizzare il sistema fognario in viale di Porto a Maccarese. Con la inevitabile chiusura della strada che collega Fiumicino con il centro agricolo e con Fregene sud. Fino al 30 aprile, infatti, viale di Porto verrà chiusa nel tratto compreso tra il ponticello davanti alla chiesa di S. Antonio e l’incrocio con via dell’Olivetello. Poi, per non danneggiare l’economia balneare, i lavori si sposteranno nella parte interna, tra via della Luna e via delle Tamerici, riaprendo al traffico il viale principale. Che verrà di nuovo chiuso per il completamento dell’intervento a partire da settembre e fino a dicembre nel tratto tra via della Veneziana e il ponte della chiesa.
I lavori, dal costo di 1,3 milioni di euro, saranno eseguiti dall’impresa Marciagalli srl che si è aggiudicata il bando.
<<Ci saranno dei disagi al traffico per la chiusura della strada ma alla fine anche notevoli benefici per tante famiglie che fino a oggi non avevano questo servizio lungo quasi 2 chilometri di strada>>, ha commentato il sindaco Esterino Montino che ieri sera ha illustrato il crono programma ai cittadini.
Nel periodo di chiusura il traffico verrà dirottato in gran parte su via della Muratella ma anche lungo via del Campo Salino, una strada sterrata che l’amministrazione si propone di sistemare. <<I residenti devono fare prima possibile le domande di allaccio alla, sono previste anche delle rateizzazioni per evitare esborsi troppo onerosi>>, aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Caroccia.
Nel frattempo si è aperto anche l’altro cantiere per le fogne, quello in via Monti dell’Ara, anche questa una strada ad alta percorrenza viaria che d’estate conduce agli stabilimenti balneari di Maccarese. In questo caso sarà possibile istituire un senso alternato per le auto visto che, proprio per ridurre i disagi, si è scelto un sistema innovativo, un robot – talpa che, a lotti di 250 metri, prima scava una galleria sotterranea permettendo poi l’inserimento dei tubi.
<<Oltre a dare un servizio importante ai cittadini si tratta anche di un intervento significativo di recupero ambientale considerato che le acque nere non finiranno più nelle fosse biologiche ma andranno direttamente nel sistema di depurazione>>, commenta Silvano Zorzi, presidente della commissione Lavori pubblici.