Gentilissima Sig. ra Lovera, in riferimento al suo articolo su Qui Fregene di Aprile, le comunico una buona notizia: i cani randagi a Fregene non esistono.
L’A.D.A. la nostra piccolissima associazione si occupa principalmente proprio di randagismo, provvedendo al recupero degli animali abbandonati, alle sterilizzazioni, all’assitenza di quelli che rimangono su strada in punti dove è possibile.
I cani rossi che lei ha citato sono di proprietà di una famiglia che abita in viale Nettuno alla quale è stato più volte richiesto di alzare di poco la recinzione del suo giardino, in modo che i cani non escano.
Quanto ai due cani il simil lupo rosso fotografato su Qui Fregene e il suo inseparabile compagno meticcio grigio, si, non hanno un padrone, ma è come se lo avessero. Abitano in fondo a V.le di Porto prima della curva per girare a Fiumicino: hanno cuccia, acqua e mangiare gornaliero portato dalle volontarie.
Sono venuti a Fregene perchè attrati dal fascino di Ely la cagnetta labrador nera padronale andata in calore.
Quanto alla cagnetta piccola con le mammelle, forse era uscita solo per fare una passeggiata.
Ogni tanto qualcuno abbandona qualche cane in zona ma viene prontamente soccorso.
Per es. il 12 Aprile è stata trovata una cagnetta di taglia medio grande in V. Agropoli. Non aveva il microchip. È stata portata all’A.D.A. Attendiamo che il vecchio padrone si faccia vivo. Altrimenti la daremo in adozione.
Purtroppo c’è la cattiva abitudine di tanti abitanti di Fregene di aprire il cancello la mattina e lasciar liberi i loro cani di andare in giro. Ce ne saranno circa 15, non le faccio l’elenco.
Però non bisogna scambiare quei cani che girano non accompagnati per cani randagi: non fanno del male a nessuno né a persone, né ad altri cani e gatti. Neanche gli eventuali veri randagi fanno del male a qualcuno, anzi sono timorosi degli umani. Perciò possiamo concludere che il cane è il miglior amico dell’uomo, sia padronale che randagio.
Susanna Santerini