Lo hanno seguito in auto per una ventina di chilometri e poi, al momento giusto, hanno fatto scattare la trappola portandosi via 50 mila euro in contanti. È successo ieri pomeriggio a Maccarese alle 15.10 in punto in viale di Porto 261, a un centinaio di metri di distanza dalla scuola Paolo Baffi. Un quarto d’ora prima Marco, 48enne uomo di fiducia di “Non Solo Bar” di Fiumicino in viale delle Meduse, era partito dal locale alla guida della sua Skoda blu. Sul sedile a fianco dentro un borsello ci sono 50 mila euro in contanti, l’incasso del fine settimana del locale che tutti i giorni viene versato alla Banca di Credito Cooperativo di Maccarese. È sempre Marco che fa quel tragitto per la famiglia Petrilli per cui lavora da anni. Arrivato all’incrocio con via Marte rallenta per far passare un’auto, a quel punto parte la messa in scena: da dietro una Fiat Panda all’improvviso lo tampona, lui scende per vedere i danni, sembra un banale incidente ma ha comunque la prontezza di chiudere gli sportelli con il telecomando. Mentre discute con l’uomo arriva una moto con sopra due persone con il casco, una scende e in un attimo rompe i finestrini della Skoda e si prende il borsello. Intanto il complice della Panda butta un accendino sul sedile posteriore e l’auto, già intrisa di benzina, si infiamma. Quindi salta sul sedile della moto insieme agli altri due e svaniscono in un lampo lasciando Marco incredulo.
“Quando siamo arrivati vedendo il fumo lo abbiamo trovato sotto shock – racconta Domenico Barone che abita a poche decine di metri e ha dato l’allarme – non riusciva quasi a parlare”. La prima ad intervenire è stata una pattuglia della Polizia locale che stava rientrando a Fiumicino, subito dopo sono arrivati i Carabinieri e poi i Vigili del Fuoco di Cerveteri che hanno spento le fiamme rimaste della Panda, completamente distrutta. La targa, caduta dietro al cofano, era ancora leggibile, l’auto risulta rubata a Roma nei giorni scorsi alla Garbatella. Non sono state usate armi, i vetri sono stati rotti con un oggetto di metallo e della moto non c’è traccia.
“Faccio quella strada tutti i giorni – racconta Marco stordito sul ciglio della strada mentre aspetta che lo interroghino i carabinieri – ma stavolta mi devono aver seguito. Anche l’incidente sembrava vero, avevo rallentato e il tamponamento non mi aveva insospettito. Solo quando ho visto la moto arrivare a quella velocità ho capito tutto ma ormai era troppo tardi. Erano italiani, sono certo, hanno preparato tutto nei minimi dettagli”.
Il Nucleo dei carabinieri di Ostia, guidato dal Tenente Andrea Leacche, segue ogni pista, si spera che la moto con tre persone sopra possa essere stata vista o intercettata da qualche telecamera. Di certo si indaga sull’ambiente di quel “Non Solo Bar” su chi conosceva bene le abitudini dei gestori. Riscontri sono arrivati anche sull’entità dell’incasso giustificato dal flusso di lavoro del locale, bar, tabaccheria, scommesse, sala giochi, articoli da regalo, uno dei più frequentati di tutta Fiumicino.
(Produzione testi e foto riservata, si ringrazia Ettore Bortolin)