Si è svolta oggi nell’aula consiliare del Comune di Fiumicino una Commissione congiunta Ambiente e Servizi sociali e sanitari con all’ordine del giorno la verifica dei livelli di inquinamento relativo all’incendio del Terminal 3 presso l’Aeroporto Leonardo Da Vinci. Alla seduta, hanno partecipato, oltre ai membri delle due commissioni presiedute dai presidenti Massimiliano Chiodi e Angelo Petrillo, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, l’assessore all’Ambiente Roberto Cini, l’assessore ai Servizi sociali e sanitari Paolo Calicchio, la biologa comunale Daniela Pascucci, e i rappresentanti di Asl Rm D e Arpa Lazio.
“Non abbasseremo la guardia – ha dichiarato il sindaco Montino – continueremo a fare la nostra parte nel seguire gli sviluppi della vicenda e gli aspetti legati al rischio salute. Soprattutto continuerò a rendere pubblici, sul sito del Comune, tutte le relazioni sui dati di rilevamento in corso nel Terminal che mi verranno fornite dalle autorità sanitarie pubbliche. Il Commissario dell’Istituto superiore di Sanità mi ha confermato che proseguirà l’attività di rilevamento ma che solo dopo il 15 giugno si potrà avere una completezza e certezza sui dati definitivi. Desidero sottolineare che da questa Commissione è emersa la volontà congiunta di questa Amministrazione e della Asl Rm D di creare una task force che abbia come obiettivo unico quello di un attento monitoraggio sull’impatto non solo acustico ma anche ambientale dello scalo aeroportuale sul territorio di Fiumicino”.
“Dopo aver ascoltato Asl Rm D e Arpa Lazio – ha affermato il Presidente Petrillo – continueremo a prestare attenzione all’evolversi della situazione e se necessario convocheremo nuove Commissioni. Rimaniamo tuttavia dubbiosi su quanto avvenuto in aeroporto, in particolare sulla tempistica e sul fatto che i lavoratori siano stati operativi sul posto per venti giorni senza precauzioni. Ci domandiamo anche se la riduzione delle ore di lavoro siano sufficienti a garantire la salute dei lavoratori o se piuttosto sia necessaria una bonifica dell’area e solo dopo il rientro dei dipendenti nel Terminal colpito dall’incendio”.
“Vorrei sottolineare – ha aggiunto il Presidente Chiodi – l’assenza in questa giornata di Adr, l’interlocutore principale da cui si dovrebbero avere spiegazioni, soprattutto riguardo agli effetti provocati dall’incendio: in primo luogo quelli legati al danno ambientale e di salute, in particolare dei lavoratori; in secondo luogo sulla gestione dei protocolli di sicurezza, che sulla base dei fatti sembrano essere risultati assenti. Avere un’area isolata dal resto della Regione nelle immediate ore dopo l’incidente e vedere la stessa area operativa 24 ore dopo apre uno scenario preoccupante. Come pensare ad un raddoppio dell’aeroporto quando un banale incendio paralizza l’intero hub e provoca quello che tutti ora stanno discutendo? Mi sorprende, inoltre, vedere il tentativo di strumentalizzazione da parte dell’opposizione, che si preoccupa inutilmente visto che in politica le parole volano e gli atti rimangono. Mi riferisco alla delibera 27 del 30 luglio 2013, con cui quest’Amministrazione ha chiesto in aula un voto unanime su un atto d’indirizzo contro il raddoppio e che ha raccolto solo i voti dell’attuale maggioranza, che continua oggi con l’azione iniziata all’atto del suo insediamento”.
“So che alcuni dipendenti statali – ha concluso la consigliera Erica Antonelli – sono stati sottoposti ad accertamenti medici per verificare il loro stato di salute. Sarebbe opportuno che tutti i lavoratori che hanno prestato servizio durante i giorni immediatamente successivi all’incendio fossero sottoposti a tali esami. Significativo è il fatto che finalmente Asl e Arpa si siano accorti che sul territorio è necessario un monitoraggio costante e non solo dovuto a eventi emergenziali”.
“Non abbasseremo la guardia – ha dichiarato il sindaco Montino – continueremo a fare la nostra parte nel seguire gli sviluppi della vicenda e gli aspetti legati al rischio salute. Soprattutto continuerò a rendere pubblici, sul sito del Comune, tutte le relazioni sui dati di rilevamento in corso nel Terminal che mi verranno fornite dalle autorità sanitarie pubbliche. Il Commissario dell’Istituto superiore di Sanità mi ha confermato che proseguirà l’attività di rilevamento ma che solo dopo il 15 giugno si potrà avere una completezza e certezza sui dati definitivi. Desidero sottolineare che da questa Commissione è emersa la volontà congiunta di questa Amministrazione e della Asl Rm D di creare una task force che abbia come obiettivo unico quello di un attento monitoraggio sull’impatto non solo acustico ma anche ambientale dello scalo aeroportuale sul territorio di Fiumicino”.
“Dopo aver ascoltato Asl Rm D e Arpa Lazio – ha affermato il Presidente Petrillo – continueremo a prestare attenzione all’evolversi della situazione e se necessario convocheremo nuove Commissioni. Rimaniamo tuttavia dubbiosi su quanto avvenuto in aeroporto, in particolare sulla tempistica e sul fatto che i lavoratori siano stati operativi sul posto per venti giorni senza precauzioni. Ci domandiamo anche se la riduzione delle ore di lavoro siano sufficienti a garantire la salute dei lavoratori o se piuttosto sia necessaria una bonifica dell’area e solo dopo il rientro dei dipendenti nel Terminal colpito dall’incendio”.
“Vorrei sottolineare – ha aggiunto il Presidente Chiodi – l’assenza in questa giornata di Adr, l’interlocutore principale da cui si dovrebbero avere spiegazioni, soprattutto riguardo agli effetti provocati dall’incendio: in primo luogo quelli legati al danno ambientale e di salute, in particolare dei lavoratori; in secondo luogo sulla gestione dei protocolli di sicurezza, che sulla base dei fatti sembrano essere risultati assenti. Avere un’area isolata dal resto della Regione nelle immediate ore dopo l’incidente e vedere la stessa area operativa 24 ore dopo apre uno scenario preoccupante. Come pensare ad un raddoppio dell’aeroporto quando un banale incendio paralizza l’intero hub e provoca quello che tutti ora stanno discutendo? Mi sorprende, inoltre, vedere il tentativo di strumentalizzazione da parte dell’opposizione, che si preoccupa inutilmente visto che in politica le parole volano e gli atti rimangono. Mi riferisco alla delibera 27 del 30 luglio 2013, con cui quest’Amministrazione ha chiesto in aula un voto unanime su un atto d’indirizzo contro il raddoppio e che ha raccolto solo i voti dell’attuale maggioranza, che continua oggi con l’azione iniziata all’atto del suo insediamento”.
“So che alcuni dipendenti statali – ha concluso la consigliera Erica Antonelli – sono stati sottoposti ad accertamenti medici per verificare il loro stato di salute. Sarebbe opportuno che tutti i lavoratori che hanno prestato servizio durante i giorni immediatamente successivi all’incendio fossero sottoposti a tali esami. Significativo è il fatto che finalmente Asl e Arpa si siano accorti che sul territorio è necessario un monitoraggio costante e non solo dovuto a eventi emergenziali”.
L’esito della commissione congiunta non è però piaciuta all’opposizione in consiglio comunale. Primo a far sentire la sua voce è il consigliere Mauro Gonnelli, secondo il quale “a quasi un mese dall’incendio dell’aeroporto non c’è ancora alcuna certezza sui dati delle analisi. E la commissione ambiente di oggi è finita per trasformarsi in una parata mediatica e nulla più. Continuiamo ad avere di fronte una Regione Lazio e un Comune di Fiumicino incapaci di portare a casa alcun risultato tangibile e gestire l’emergenza. A parte la solita sfilata sulla pelle dei lavoratori aeroportuali i giorni successivi l’incendio, Regione e Comune di Fiumicino cosa hanno fatto? Le analisi ufficiali ancora non ci sono, saranno forse pronte il 15 giugno. I dati sulla salute dei lavoratori e dei cittadini pure. I rilevamenti sui terreni agricoli partiranno forse domani. Ma Montino e Zingaretti che aspettano? Qualcuno li avverta: sono loro a dover garantire la salute pubblica, non altri. Queste sono cose che dovevano pretendere l’8 maggio non il 3 giugno. A oggi la sola istituzione che ha funzionato è stata la procura di Civitavecchia, l’unica a preoccuparsi per prima dei lavoratori. Gli altri tutti ad inseguire per dire “io c’ero”, ma i risultati?”.