L’erbario di Bioversity International è il frutto di un lavoro volontario, dedicato a costituire una collezione di piante essiccate, principalmente raccolte nel territorio di Maccarese. Ciascun campione viene identificato tassonomicamente, ovvero a ogni entità conservata viene attribuito il proprio nome scientifico. Data di raccolta, posizione geografica, habitat e altre informazioni vengono registrate in una banca dati, che comprende anche annotazioni sulla commestibilità, tossicità o proprietà medicinali di ciascuna specie. Un erbario costituisce un riferimento fisico di quali piante siano cresciute in una certa zona in un dato periodo. Ogni campione inoltre può conservare spore, pollini e semi utili per indagini future. Inoltre il DNA, cioè tutta l’informazione genetica relativa a quel dato individuo,con le tecnologie moderne può essere estratta e analizzata anche a distanza di centinaia di anni. Questa attività extra lavorativa ci permette di imparare a conoscere le piante che crescono nel nostro territorio e interagire con i suoi abitanti. La Biblioteca dei Piccoli si è coinvolta con noi e i bambini hanno imparato a preparare i campioni essiccati. Il nostro lavoro è stato presentato nel 2014 a una classe dell’Istituto Superiore Leonardo da Vinci ed anche al pubblico in occasione del 130° anniversario della Bonifica di Maccarese. Il WWF locale ci ha dato accesso alle oasi per prelevare campioni. Un primo risultato interessante della nostra attività riguarda l’osservazione delle viti ibride americane da portainnesto, ‘scappate’ dai vigneti del passato (ora quasi scomparsi) e divenute capaci di sopravvivere in natura senza l’intervento antropico. Questo fenomeno è in corso di studio in Italia da parte del Museo di Storia Naturale di Milano e dall’Università di Pavia, che si occupano di piante potenzialmente invasive e della caratterizzazione botanica delle specie di vite. In collaborazione con questi istituti, abbiamo potuto notare che il territorio di Maccarese ospita numerose popolazioni di ibridi di viti americane spontaneizzate. In particolare un ibrido denominato Vitis x ruggerii è stato segnalato allo stato spontaneo per la prima volta nel Lazio, mentre l’ibrido Vitis x koberi ha avuto qui la sua seconda segnalazione nel Lazio. L’erbario è depositato nella biblioteca di Bioversity International, che è aperta al pubblico (rivolgersi a Francesca Giampieri: f.giampieri@cgiar.org). Per un’eventuale collaborazione di volontari locali per far crescere l’erbario, è possibile contattare Lorenzo Maggioni: l.maggioni@cgiar.org. di Lorenzo Maggioni, Francesca Giampieri e Gaia Gullotta
2015-12-26