L’incontro si è svolto ieri pomeriggio allo stabilimento
Questo soggetto deve da una parte intercettare le Amministrazioni al fine di consolidare i principali pilastri del turismo (ricezione, ristorazione, natura, cultura e servizi) e dall’altra riqualificare l’offerta al fine di meglio competere con i principali competitor del litorale romano, ristabilizzando la sua propria quota di mercato: posteggi, viabilità, fruizione delle risorse, raccolta dei rifiuti, decoro urbano, diventano tutte precondizioni allora sia del raggiungimento dei parametri minimi del Turismo, sia della qualità della vita, sia dello sviluppo economico locale, imprescindibili e simultanei. Questo sopratutto di fronte ad una crisi generale del turismo italiano, del comparto balneare e più generale ancora, che deve essere combattuta al fine di dare anche un ulteriore sbocco lavorativo visto la caduta dei comparti locali legati all’indotto Alitalia. In questo prima fase si dovrebbe perciò puntare al riconsolidare la quota di mercato del passaggio dei romani e dopo delineare una rete della ricettività diffusa (b&b, agriturismo, piccoli hotels…) con anche la possibilità di trasformare alcune cabine dei stabilimenti in posti letto (agrimare) al fine di iniziare la formulazione dei primi pacchetti turistici, da offrire magari a chi non vuole tornare a dormire a Roma facendo 4 ore di fila. L’unità allora degli intenti e delle componenti imprenditoriali dell’indotto turistico è una necessita imprescindibile.
Italo Bova della Balnearia di Focene, dopo il ringraziamento all’Assessore per l’intervento di successo della fitodepurazione dei canali di bonifica, pone una domanda all’Assessore proprio sulla ricezione diffusa facendo cadere un tabù dal quale ZARATTI prende spunto per chiarire che devono esistere delle precondizioni generali, le quali chiarite, aprono il dialogo che và oltre i tabù e quindi predilige di certo una ricezione diffusa (come accennato sopra) alla costruzione di più imponenti e impattanti strutture, aggiungendo che le ricchezze del territorio devono diventare fruibili, attive ed insistere alla generazione del reddito, del volano economico, del turismo concreto e sostenibile. Il Consigliere Cutolo prende la parola in nome dei balneari e con una importante analisi torna la concetto del turismo come risorsa chiave per tamponare la crisi del comparto aereo che si è abbattuta sulla Città di Fiumicino. L’ex Sindaco Bozzetto completa in modo esaustivo la panoramica delle eccellenze di Fiumicino, passando per il porto turistico, il distretto nautico, l’agricoltura, rimpiangendo il fallimento dei PUA. L’Assessore ZARATTI dando ancora spazio alle domande preliminari, ascolta la richiesta di intervenire con maggiore vigore ed efficienza sulle zone di maggiore bisogno di Focene, anche in vista della imminente apertura stagionale.
ZARATTI prendendo definitivamente la parola, spiega che è venuto a fare cose concrete e non sottovaluta le richieste più individuali e specifiche del territorio, le invita anzi ad essere denunciate giacchè saranno prese immediatamente in considerazione alla fine dell’incontro. Invita tuttavia ad accettare la sfida di disegnare un più ampia e concreta cornice di sviluppo turistico sostenibile dentro la quale fare gravitare le necessità presenti e future. È chiara allora l’esigenza di passare dalle somme urgenze, alle urgenze ed a un piano articolato di spesa, che è già iniziato 3 anni fà con importanti e numerosi interventi che ammontano in totale di oltre 10 milioni di euro, ben di pìù del bilancio che ne faceva prevedere solo un paio (ce una consistente annuizione da parte dei balneari di tutto il territorio e si percepisce che ZARATTI è misurabile, preciso ed attendibile e che ha dato prova del suo operato). Cè quindi il rammarico di una perdita di competivitità della località, in termini di turismo, sopratutto per la zona di Fregene, per la quale ha già predisposto una ingente somma per mettere in sicurezza i primi lidi a sud di Fregene stessa (visibile è la soddisfazione degli imprenditori della località turistica).
Ricorda che la scienza della lotta all’erosione non è perfetta, il problema è drammatico ed interessa tutta la regione, e che mai il capito di spesa delle coste e del ripascimento è stato cosi attentamente valutato e pregno di attenzione prima della sua legislatura, notando che il suo operato nel comparto mare e coste è stato sostanzialmente il primo a dividere il bilancio delle coste da quello più generale del suolo, e per competenze e per spesa: insomma ZARATTI è l’amico dei balnerai, verde certo ma amico, e chiaramente più critico sulla eccessiva prolificazione dei porti (antropizzazione eccessiva che questa si crea erosione ed impatto ambientale…altro che stabilimenti). Certo inquinamento e mancanza di trasporto solido del Tevere incrementano questi fattori, ma il nostro impegno (vedi i pasticconi della fitodepurazione dei canali) è concreto. La sfida è quella di insistere nella depurazione dove si sono spesi per la località circa oltre 3 milioni di euro.
Insomma ZARATTI da ampia copertura delle esigenze urgenti e principali (oltre la somma urgenza…cosa che coglie di sorpresa e non si sperava) chiedendo ad alcune più impellenti situazioni di lasciare i dati verificando nei prossimi giorni con Cutolo e Marini di riportare in avanti gli ultimi tratti in difesa delle attività balneari (Waterfront,
2009-04-22