Egregi Signori, vorrei che venisse divulgato quanto più possibile ciò che avviene in Via La Plaia tra i numeri 37 e 41. Per l’ennesima volta in quest’anno, ma non ricordo più quante altre volte sia successo negli anni scorsi, si è rotta la tubatura dell’acqua.
Nonostante l’abbia denunciato da giorni agli enti competenti chiedendo che qualcuno intervenga per riparare il guasto – e mi consta che altri abbiano fatto lo stesso – ad oggi lo zampillo continua a scaturire indisturbato dal sottosuolo.
Numerose sono le conseguenze negative ed i disagi che ciò provoca a me, alla mia famiglia e a tutti i circonvicini.

–         L’acqua giunge alle nostre utenze con una pressione bassa, e quindi è disagevole fare una doccia, e gli elettrodomestici non funzionano al meglio, anzi spesso si guastano.

–         L’acqua che arriva è tutta’altro che potabile, anzi è sporca.

–         Dobbiamo uscire di casa con gli stivali perché nella via si formano pozze melmose su cui è giocoforza passare sia a piedi, che in bici, che in macchina.

–         Le macchine in transito spruzzano fango tutt’intorno.

Vorrei anche aggiungere che temo che non tutta l’acqua che sgorga dalla condotta esca subito in superficie; certamente molta ne scorre sotto l’asfalto indebolendo pericolosamente la tenuta del manto bituminoso. Non vorrei che in un futuro, non so quanto prossimo, si aprisse una voragine che inghiottisse una malcapitata macchina in transito.
Ma dopo codesta denuncia non ignoriamo chi ne sarebbe responsabile.
E tutto ciò nonostante la mia bolletta ‘Acea acqua’ sia stata quintuplicata rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno scorso, un terzo della quale è sotto la voce “Acquedotto”, e un altro terzo per “Depurazione” (Sic!). Ossequi.

Romano