Ho notato con sgomento che appena scomparsi i vecchi e antiestetici cartelloni apa di fianco alla pineta subito sono stati issati nuovi cartelloni, più grandi dei precedenti, all’inizio della rotonda incompiuta. Questo crocevia di Fregene molto chiaccherato che ha problemi ad assumere una sua identità e utilità sociale viene deturpato ulteriormente da cartelloni invasivi e paesaggisticamente inapproppriati.Vorrei inoltre invitare ad una riflessione attenta sulle caratteristiche di non idoneità della pineta ad ospitare pubblicità di qualsiasi genere al suo interno, come invece si vorrebbe proporre nel bando di affidamento della sua gestione (leggo su" QuiFregene" di febbraio 2008). Il luogo , proprio per la sua stessa ragione naturale di esistere, dovrebbe essere il simbolo del distacco seppure per qualche ora dalla civiltà e con essa anche dai suoi surrogati (leggi pubblicità). Qui si dovrebbe coltivare la serenità, il momento ludico- sportivo, l’amicizia, il rispetto dell’ambiente e calarsi ,perchè no, in un’atmosfera di rilessione bucolico-ecologica.
Cosa centra la pubblicità in pineta a ricordarci in ogni momento che siamo in una società consumistica? Se si vogliono spazi pubblicitari idonei nel luogo idoneo basterà proseguire con arredi urbani a basso impatto ambientale come quelli su via Castellammare i quali anzi dovrebbero essere aumentati così da impedire ad automobilisti incivili di posteggiare sui marciapiedi dove dovrebbero transitare pedoni, passeggini, disabili e in ultima analisi anche qualche volta le biciclette o i pattinatori che purtroppo non hanno spazi dedicati ma solo quelli che vengono lasciati liberi (bontà loro) da tutti gli altri.
Silvana Lovera Comitato piste ciclabili