Per quanto oggetto di critiche feroci, spesso anche ben argomentate e tese a screditarne l’autorevolezza, i giudizi delle guide gastronomiche rimangono un importante e ambito riconoscimento per tutti gli chef che mirano a eccellere nell’arte culinaria. Quest’anno la Guida Michelin Italia 2017 “ratifica” la conquista di una stella a ben due ristoranti del nostro territorio, un traguardo tanto più prestigioso considerando che tra i 24 ristoranti a una stella Michelin di Roma solo 4 sono nella sua provincia. La prima riconferma è stata quella della sempre più lieve maestria di Gianfranco Pascucci Al Porticciolo di Fiumicino. La seconda è quella “importata” dall’arrivo sul nostro litorale de Il Tino di Daniele Usai, giovane chef stellato che ha mantenuto il riconoscimento conquistato lo scorso anno nel locale di Ostia. Secondo la Guida Michelin, “Pascucci al Porticciolo è il locale da scegliere – senza troppe esitazioni – se è il mare l’amico che vorreste invitare alla vostra tavola: rarità e ricercatezze premiano, infatti, la sfida del cuoco che riesce ad essere originale pur nella necessaria e rispettosa semplicità delle sue proposte in prevalenza ittiche”.
Altrettanto convinto è il giudizio su Il Tino, secondo la Guida “dal Lido di Ostia a questa nuova sede presso il Nautilus Marina: se l’ambiente è moderno e dal design minimalista, la qualità della cucina è rimasta immutata. Una certezza granitica!”. Apprezzamento anche per il Bistrot Quarantunododici, descritto come “un vivace bar-bistrot che offre piatti legati al territorio, ma non privi dell’estro di un talentuoso chef”.
Le buone notizie per il territorio però non si fermano qui perché nel panorama gastronomico locale stanno emergendo promettenti protagonisti, come riconosce la stessa Giuda Michelin parlando ad esempio de L’Osteria dell’Orologio: “Giovani e pieni di entusiasmo, qui troverete un’intelligente proposta di pesce, basata su un pescato locale che a volte ricerca varietà di pesce più rare o povere, tutte da scoprire, nonché crudi. Le basi sono quelle della cucina marinara classica, a cui il cuoco aggiunge qualche personalizzazione”. Nuove stelle Michelin crescono sotto il cielo del comune di Fiumicino?