Dall’archivio di Fregeneonline: “I malviventi dopo aver forzato le finestre sono entrati nella scuola dove hanno rubato 4 computer e dei soldi in contanti. L’azione è stata facilitata anche dal sistema d’allarme guasto da mesi, tanto che più volte i genitori, ora infuriati, avevano chiesto all’amministrazione comunale di intervenire per ripararlo. E stamattina è arrivata l’amara sorpresa”. Sorpresa?! Ma quale sorpresa, prima o poi doveva succedere. Comunque oh, sia chiaro che la “costernazione”(postuma) è sincera eh… si, è sincera!
Si, giusto, però potevano evitare i danni alle finestre ed entrare direttamente dalle porte… lasciate… aperte! Ma, leggete di seguito una stringatissima sintesi di come sono andate le cose; così capite la nostra “ironia”. Il resto, visto che non mollavamo e come vedete non molliamo, ve lo lasciamo immaginare. Forse alla fine della lettura vi domanderete “ma chi glielo fa fare”. Semplicemente la nostra dignità ed il non voler mai essere accumunati in niente a questi “soggetti”. Quali? Quelli che, visti i fatti, sembrerebbe abbiano fatto e facciano poco per evitare queste ed altre cose. Ma sono pagati! Ok, iniziamo: leggete bene le date (la prima risale al 9/12/2014, l’ultima è del 27/05/2016): un anno e mezzo di richieste di aiuto! E, ad oggi, troviamo ancora porte spalancate in una scuola vuota.
Dopo “sole” 18 segnalazioni fatte in vari modi, e inviate all’uno e/o all’altro per informare chi di dovere, per aver trovato le porte aperte della scuola, e/o della palestra; cercando insomma, di volta in volta, chi se ne volesse interessare: scrivendo, telefonando, inviando s.m.s. ad un responsabile e/o all’altro,). Giusto per esempio:
-Richiesta ripristino allarme in data 11/02/2015.
-Sollecito ripristino allarme in data 23/09/2015.
-Protocollo porte aperte 28/10/2015
-Altro protocollo stesso oggetto 09/12/2015
-Altro protocollo stesso oggetto 14/04/2016 (e molti altri).
Dopo aver fatto 2 esposti ai Carabinieri del luogo; solo dopo esserci scocciati di chiedere invano AIUTO. Anche perché, oltre le porte aperte, abbiamo trovato il mazzo delle chiavi inserito alla serratura esterna delle stesse. Dopo aver fatto costatare ad una pattuglia della Polizia, in data 15/03/2016 alle 16.00 circa, che avevano lasciato, di nuovo, una porta aperta e ne stilavano relativo verbale che avrebbero inoltrato alla Dirigente scolastica (così ci è stato detto). Dopo tante, tante, tante altre telefonate, sms, e-mail, relazioni con le date ed i fatti.
Dopo aver avvisato tutti quanti che, se non risolvevano questo gravissimo disservizio che, tra l’altro, metterebbe anche a gravissimo rischio l’incolumità dei bambini se nella scuola si introducesse un drogato e vi lasciasse materiali infetti, ci saremmo rivolti alla Procura presso il Tribunale territorialmente competente.
Dopo gli incontri chiesti e avuti con il Comune (varie persone) e/o i dirigente, ai quali sono state portate copie, già precedentemente inviate con le date di tutte le volte che abbiamo trovato le porte aperte (ma, a loro dire, non ne sapevano nulla… Ergo: sono le loro segreterie che non funzionano… o è altro?), bene, dopo tutto ciò e dopo tutte queste inc…re, durate per circa un anno e mezzo, sembrava che ultimamente il difficilissimo compito di chiudere le porte si fosse risolto. Ci siamo sentiti fieri di non aver mai mollato e aver rotto le scatole a TUTTI! Ci voleva tanto? Un anno e mezzo?
Solo una modesta e seria persona, finchè presente al lavoro, ha praticamente sopperito alle mancanze di tanti altri; la ringraziamo davvero, ma non vuole essere nominata. La serietà vera si esprime anche con l’umiltà e con il lavoro, non con la boria del “lei non sa chi sono io” (a buon intenditor…).
Finalmente… Mahhhh… mera illusione, perché quando si affidano le strutture “pubbliche” a persone che le usano ma non ne hanno dovuta tutela e rispetto, (tanto, in caso di dolo, in Italia non paga mai nessuno) le cose andranno sempre peggio. Infatti, se non è presente chi è serio; perché ha finito il suo turno di lavoro, gli altri lasciano aperto – tanto mica è roba loro! Inventatevi voi il giusto aggettivo per definire questi signori…
Infatti, di nuovo, porta della scuola spalancata in data 26 maggio 2017 e anche il cancello grande era aperto: forse volevano entrare con un furgone e fare la… spesa all’ingrosso? In data 6 giugno 2017, ancora una volta, è stata lasciata una porta della spalancata, come si vede dalle foto e addirittura, con sedie a ridosso del telaio per evitarne la chiusura; accidentale? O è voluto? Decidete voi ma… era già accaduto altre volte! Una volta interponendovi addirittura un masso! E anche in quella occasione, dopo aver più volte gridato, insieme ad altre persone”: c’è nessunoooo? La porta è apertaaaa… c’è nessunoooo? Dopo aver fatto il giro dello stabile e aver gridato e bussato, per vedere se dall’entrata principale ci fosse qualcuno… Abbiamo chiuso noi. Nella scuola non c’era proprio NESSUNOOOOOOO! E’ chiaro o siete distratti dalle APP del telefonino?! Non sappiamo più che dire, ma se vi sta a cuore la tutela e l’incolumità dei vostri figli, agite ed esigete da tutti le giuste/dovute tutele per loro.
Quando però abbiamo dato questo consiglio ci siamo sentiti rispondere: “…ma… loro… poi hanno il coltello dalla parte del manico, se ci esponiamo… si possono rifare sui ragazzi…, etc.”. Allora lasciategli rischiare l’H.I.V o l’epatite; semplice!
E’ per questo che siamo a questo punto nella società in generale: si chiama omertà, è essere sudditi e non cittadini, è Fregarsene della collettività, del senso del dovere.
E’ essere assenti nella vita dei figli: poi però ci meravigliamo che le cose in Italia non vanno, o del bullismo nella scuola? E, dopo, gridiamo allo “scandalo”; a danni fatti, insomma.
Domanda: che ci sia un basista nella scuola? Pensiamo male? Beh, visto come siamo stati trattati da “Tutti” e visti i fatti, forse ne abbiamo anche diritto, no? (Personalmente, proprio quel 15 marzo 2016,sono stato persino “minacciato” (sic!) pubblicamente da uno della politica locale…!) Ovviamente ho… prove e tanto di testimoni…. Definirlo cialtrone è un eufemismo!
C’è chi dice di fare e chi fa. C’è chi è onesto e chi dice di esserlo. C’è chi è omertoso e chi no.
C’è, ancora, chi ha a cuore la tutela dei giovanissimi e chi no. Noi abbiamo fatto quello che la coscienza ci imponeva di fare; il dovere di persone adulte e di cittadini ma, cari genitori, i figli sono i vostri.
Quella lunga e dettagliata lettera per la Procura, il Ministero, il Presidente del Consiglio, i media, etc. (3 pagine fitte fitte, più tanti tanti allegati, foto, protocolli vari, s.m.s., e-mail (inviate e ricevute), testimonianze, verbali, esposti, telefonate e video… tutto conservato e catalogato in una pen-drive) è, pronta da molto tempo; abbiamo sperato invano che le cose cambiassero ma ora basta davvero, questa volta,la inviamo e ci mettiamo a disposizione delle autorità e della Legge. Chi non fa il proprio dovere e non facendolo, oltre che metterli a rischio di gravi malattie, da anche un esempio negativo ai giovani in formazione; va cacciato!
Ci sarà pure qualche P.M. e/o altri che hanno un po’ di coscienza e che vorranno indagare sulla… Buona Scuola e sull’amministrazione trasparente ed efficiente, sulla custodia e tutela dei beni della collettività e dei minori, etc., spero!
Non ci siamo mai aspettati un semplice “grazie”, ma nemmeno risposte così: “ma ti pare che il Tribunale e la Procura o altri perdono tempo su queste cose?”. Questo ci è stato risposto!
Vedremo! Ce la faranno pagare? Vedremo! A, a proposito, nel corso e ricorso di questi eventi, un personaggio della politica locale ci ha esternato il suo “aiuto”“dicendoci”(è quindi da appurare se è stato fatto) che se ne era discusso in sede Comunale, presentando una mozione: due righe! E giusto per finire, le costatazioni dirette di quanto sopra, vengono fatte nei soli 2 giorni in cui abbiamo la concessione della palestra (che paghiamo anticipatamente al Comune). Domanda: nei restanti giorni quante volte è stata lasciata qualche porta aperta? Noi, avendo parenti ed atleti li, “lo sappiamo” e abbiamo annotato anche queste ulteriori mancanze di tutela. Siamo solo noi a preoccuparcene; rischiando poi eventuali “ritorsioni” per essere stati così… cavillosi?
P.S. Storiellina: Uno di quei giorni in cui, su via della Scafa, per il traffico che c’è, si cammina a velocità da… bradipo, dopo vari tentativi finalmente riesco ad affiancarmi alla macchina che mi precedeva e che, invece di mettersi da una parte stava al centro della carreggiata. Lo affianco e richiamo la sua attenzione dicendogli “ ma se ti metti da un lato e visto che si potrebbe fare perché la larghezza della carreggiata lo permette e camminiamo paralleli non pensi che dimezziamo la coda?” Sua risposta :“No.., anzi la coda si allunga”. Forse è stata la prima volta in vita mia che non ho avuto l’aggettivo giusto per qualificare uno così. Comunque appena arrivato a casa ho chiamato subito il politecnico di Milano, l’università di Pisa e di Roma, studiosi di algebra, matematica, trigonometria e quant’altro per informarli che due cose (macchine in questo caso) che camminano parallelamente formano una linea (distanza) maggiore, di 2 che camminano in fila indiana. (ecco, trovate Voi l’aggettivazione per questi individui). Saranno mica gli scarichi del propellente degli aerei in quella zona ad incenerire i neuroni?
Enrico Grisoli Taekwondo Fregene