Oggi,venerdì 7 dicembre, la Maccarese Spa inaugura la sede del suo archivio storico, negli spazi da poco restaurati del Castello di San Giorgio. Nella giornata inaugurale sono previsti due momenti. Il primo, a partire dalle 10.30, propone un incontro pubblico nel corso del quale Paolo Conti, giornalista del Corriere della Sera, si soffermerà sull’importanza e l’attualità dell’apertura di un archivio come quello della Maccarese. Seguiranno le testimonianze di Silvio Salera, amministratore delegato della Maccarese, e di Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e la visita all’archivio nella sua nuova sede.
Il pomeriggio, dalle ore 14.30, sarà riservato all’approfondimento scientifico con un seminario a invito, con l’obiettivo di analizzare il lavoro compiuto, quanto ancora resta da fare e mettere a fuoco idee e suggestioni per le possibili prospettive di utilizzo e valorizzazione dell’archivio, in relazione con istituzioni e territorio.
L’inaugurazione giunge dopo cinque anni di interventi, necessari sia per verificare la consistenza del patrimonio archivistico Maccarese, sia per metterlo in sicurezza, ricorrendo anche a una sua integrale sanificazione, sia per saggiare la consistenza e l’articolazione dei diversi contenuti. Parallelamente si è proceduto al restauro del Castello di San Giorgio, cuore e simbolo della immensa tenuta agricola, Castello che ora accoglie i materiali archivistici. Il recupero e la valorizzazione dell’archivio storico sono stati decisi dalla Maccarese con la collaborazione scientifica della Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Circa cinquecento metri di documenti, registri e faldoni, appunti, statuti e bilanci, verbali di riunioni e incontri, fotografie, disegni tecnici e planimetrie, registri contabili e di produzione, documenti di progetto, corrispondenza con enti e istituzioni, ruoli e fascicoli del personale costituiscono un unicum in Italia e uno dei più ricchi patrimoni archivistici di azienda agraria conosciuti.
Data l’enorme mole di documenti, il lavoro di archiviazione scientifica richiederà ancora degli anni e specifici progetti. Ad oggi, le “carte Maccarese” hanno trovato una casa adeguata alle necessità di conservazione e consultazione, sono state sottoposte a interventi conservativi e un gruppo di archivisti esperti della società Memoria srl, che collabora al progetto, ha effettuato una prima generale analisi dei materiali. Una prima selezione di materiali che risultano di maggiore interesse storico è stata anche digitalizzata con la collaborazione del DigiLab Centro interdipartimentale di ricerca e servizi di Sapienza Università di Roma che collabora al progetto. L’archivio viene gestito con l’utilizzo di un software di ultima generazione che, oltre a consentire ricerche anche molto raffinate e la consultazione diretta dei documenti eventualmente offerti in formato digitale, è predisposto per un riutilizzo dinamico sul web delle descrizioni archivistiche e delle loro relazioni con schede di persone, enti o eventi.
L’evento della mattinata sarà a ingresso libero, il seminario pomeridiano a invito.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, te. 0422-5121, www.fbsr.it