Il ritiro dal campo della Totti Soccer dei ragazzi dell’Atletico da parte del loro mister,  ha suscitato non poche reazioni (talora contrastanti) e riacceso i  riflettori su un problema più ampio e trasversale: il ruolo educativo che le società sportive e lo Sport in generale rivestono nella  crescita sana delle nuove generazioni destinate a costituire il nuovo “tessuto sociale”

Se è vero che “un’uscita infelice” del singolo (peraltro più volte scusatosi) non fa di lui una brutta persona né è sufficiente a etichettare una società sportiva di riconosciuto valore, è altresì vero che minimizzare su ogni episodio “infelice” ha  portato e sta portando non solo lo sport, ma la società nel suo insieme allo sdoganamento di comportamenti e posizioni ai limiti della civiltà, del rispetto e delle regole fondamentali del vivere civile. Chi frequenta spesso i campi di calcio del settore giovanile, si è imbattuto sicuramente almeno una volta in situazioni di forte tensione, di intolleranza, di aggressioni verbali e talvolta fisiche non tra i ragazzi, ma tra gli adulti e coloro che sono deputati alla crescita. Tollerare o far passare come “normale sfogo agonistico” o sciocchezza di cui scusarsi a posteriori ogni mancanza di rispetto, significa accettare tutto e non scandalizzarsi se al Sardegna Arena, mentre un tifoso del Cagliari viene soccorso sugli spalti per un infarto che non gli lascerà scampo, i tifosi viola gli cantano in coro “devi morire”.

Se non riusciamo a capire che ad orrori di questo genere si arriva sorvolando o minimizzando su episodi apparentemente banali abbiamo perso tutti.  I “disastri sociali” non nascono dal nulla, crescono e si alimentano sull’indifferenza generale al piccolo gesto o alla frase sciocca e noi adulti abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle nuove generazioni.

Lo sport rappresenta da sempre la parte bella del mondo, l’esempio da cui attingere e che più di tutti insegna e rende migliori.. ce lo hanno dimostrato in tanti.. non ultimo il nuotatore Manuel Bortuzzo che nella formazione sportiva  ha trovato la forza per andare avanti con determinazione e coraggio.

Facciamo sì che lo sport continui ad essere questo: “scuola di vita”  e diciamo grazie a gesti che, come quello di mister Fabio, vanno in questa direzione. Con questo ribadiamo anche il riconoscimento per il grande impegno che la Totti Soccer e i suoi operatori, così come l’Sff Atletico e tutte le società che investono sui giovani  hanno profuso e continuano a sostenere con grande professionalità ed impegno.

Non voleva essere un’accusa  per nessuno ma un appello ad impegnarsi ancora di più affinché ai ragazzi arrivino dallo sport quegli esempi sani che la società spesso fatica a dare. Che una donna ha tutto il diritto di stare su un campo di calcio lo sappiamo tutti, così come sappiamo che un calciatore non ha razze, né orientamento ma è semplicemente un atleta e un ragazzo da sostenere e ammirare.

Facciamo in modo, d’ora in poi, che la foga agonistica non diventi pretesto per dar sfogo a sciocchezze che non ci appartengono.. ma facciamolo tutti, genitori, allenatori, dirigenti educatori, politica….  i ragazzi ci ascoltano e se si fidano di noi ci imitano.

Paola Meloni