“La solidarietà non si arresta”. Con questo titolo si è svolto oggi in aula consiliare un convegno sulle politiche migratorie dopo il Decreto Sicurezza, organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali, con il Patrocinio dell’Anci. Una riflessione che ha affrontato diversi aspetti legati al tema, dall’accoglienza all’integrazione, dalle problematiche relative ai minori alle testimonianze dirette di chi ha dovuto abbandonare il proprio Paese in cerca di una nuova casa.
Ad aprire il convegno un video realizzato sul tema immigrazione dai ragazzi e dalle ragazze del Liceo Leonardo Da Vinci di Maccarese, presenti in aula. Lo scrittore afgano Alì Ehsani, autore del libro autobiografico “Stanotte guardiamo le stelle” che descrive il suo lungo viaggio dall’Afghanistan all’Italia compiuto quando era solo un bambino, ha raccontato la sua drammatica esperienza, le sensazioni provate nel suo peregrinare in cerca della salvezza e il modo in cui è stato accolto nel nostro Paese. Rivolto ai ragazzi Eshani ha detto: “Studiate, partecipate, cercate di cambiare le cose. E soprattutto non criticate le persone, ma cercate di correggere i loro errori”.
“Sul nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – ci sono molte esperienze positive in fatto di migranti. In alcuni casi ci sono stati degli scontri durissimi, anche di piazza, come nel caso del centro di via Bombonati. Ma ci hanno rivelato che in realtà molti cittadini sono desiderosi di dare sostegno. Occorre però pensare nuove soluzioni per l’accoglienza, nuove forme di solidarietà e integrazione, soprattutto per i minori, ad esempio coinvolgendo famiglie che desiderino mettersi a disposizione”.
“In questi giorni – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Anselmi – stiamo portando avanti un progetto che riguarda i minori non accompagnati. Partendo dalla storia di Agnese Ciulla, assessore alle politiche sociali di Palermo prematuramente scomparsa, la prima ad attuare un intervento di questo tipo nei confronti dei minori non accompagnati. Non più solo attraverso le case famiglia ma all’interno delle famiglie del territorio, un’accoglienza nell’ambito familiare, che prevede l’inserimento dei minori non accompagnati in famiglie o singoli selezionati ad hoc da una commissione di esperti. Tutto questo permetterà una maggiore integrazione e un arricchimento per le famiglie del territorio”.
Tra i relatori anche il sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini, Comune in cui dopo il Decreto Sicurezza sono state allontanate le persone straniere ospiti del Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo. Il sindaco ha raccontato l’esperienza da lui vissuta direttamente nel suo territorio: “Quando parliamo di migranti – ha detto – parliamo di persone, con i loro sogni e le loro storie. Purtroppo sono costrette a fuggire dalla loro terra, pur volendovi restare. Ed è nostro compito, soprattutto di noi politici, aiutarli sempre, con ogni mezzo possibile”.
Altri interventi sono stati fatti dal viceprefetto di Roma Roberto Leone, che ha spiegato ai ragazzi il ruolo delle Prefetture come rappresentanti dello Stato nelle province; la delegata del sindaco alle Politiche migratorie Velia Lapadula, che ha ricordato il suo impegno nel nostro territorio per raccontare e spiegare le problematiche inerenti l’immigrazione; la Responsabile del Servizio centrale Sprar Italia Daniela Di Capua, il responsabile del Centro Accoglienza C.a.s. Leandro Marzullo, la Responsabile del Centro Accoglienza Sprar di Fiumicino Francesca Tombari, che hanno descritto nel dettaglio i servizi che offrono ai migranti e ai minori non accompagnati sul territorio.
Quello dei minori non accompagnati è stato un tema molto approfondito, perché tocca direttamente l’amministrazione di Fiumicino, in quanto Comune di frontiera. “Noi dobbiamo e vogliamo accogliere questi ragazzi per i quali spendiamo un milione e 800 mila euro l’anno, recuperandone dallo stato solo una piccola parte”, ha concluso il sindaco Montino. “Per questo lavoreremo insieme alla rete Sprar per migliorare l’accoglienza di questi ragazzi”.