“Un progetto che ci aiuterà ad avere un mare sicuramente più pulito grazie alla collaborazione dei nostri pescatori e di tutti gli enti coinvolti”. Lo ha dichiarato il sindaco Esterino Montino durante la presentazione del progetto sperimentale “Fishing for Litter” per il recupero delle plastiche a mare da parte dei pescherecci locali realizzato da Comune di Fiumicino, Regione Lazio, Legambiente, Corepla, Arpa, Autorità portuale e Capitaneria di Porto.
I rifiuti raccolti dai pescatori in acqua vengono messi dentro uno scarrabile posizionato alla fine di via di Torre Clementina. Da quando il container è stato messo qualche settimana fa è già stato svuotato una volta, una tonnellata i rifiuti già smaltiti in discarica.
Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Di Majo, il Comandante della Direzione marittima del Lazio Vincenzo Leone, il Comandante della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino Filippo Marini, il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi, il direttore generale di Arpa Lazio Marco Lupo e il Direttore Ricerca e Sviluppo Corepla Antonio Protopapa.
“E’ di stretta attualità, purtroppo, il problema dei rifiuti plastici nelle acque dei nostri mari – dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo – E’ di poche settimane fa la notizia dello spiaggiamento di un capodoglio nella spiaggia sarda di Porto Cervo: nella sua pancia sono stati trovati oltre venti chili di plastica” dichiara il presidente dell’AdSP. Queste notizie devono rappresentare per tutti noi un monito per ciò che stiamo causando a questi animali, al nostro mare e soprattutto alle generazioni future”.
Proprio in tale ottica di Majo, fin dal suo insediamento, ha voluto sottolineare il suo impegno per uno sviluppo maggiormente ecosostenibile dei tre porti del Network laziale. “Lazio fishing for litter” segue alla firma del protocollo d’Intesa siglato il 7 gennaio frutto della collaborazione tra Regione Lazio, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Co.re.pla. (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica), Arpa Lazio, Legambiente Lazio, Direzione Marittima del Lazio e AGCI Lazio (Associazione Generale Cooperative Italiane) per ridurre i rifiuti marini e contribuire a risanare l’ecosistema mare grazie al coinvolgimento attivo e fondamentale dei pescatori.
“Come sappiamo, l’impatto derivante dai rifiuti marini presenti in mare determina conseguenze negative di vario tipo. Gli effetti letali su piante ed animali sono davanti agli occhi di tutti” – precisa di Majo – Ed a ciò si aggiungono l’impatto economico e quello sociale: riduzione del turismo, danni alle imbarcazioni e alle attrezzature da pesca, riduzione del pescato e costi di pulizia nonché riduzione del valore estetico e dell’uso pubblico dell’ambiente. Il progetto dovrebbe diventare una prassi adottata a livello nazionale. I pescatori avranno l’opportunità di raccogliere nel porto i rifiuti in plastica pescati durante l’attività ittica destinandoli al riciclo e contribuendo, così, a liberare l’ambiente marino dalle plastiche. E’ necessario, quindi – conclude di Majo – delineare iter condivisi per una corretta gestione dei rifiuti sbarcati dai pescatori e auspico che il progetto come quello che siamo in procinto di sperimentare per il porto di Fiumicino possa essere avviato in tutti i porti italiani e non solo a salvaguardia delle acque del nostro pianeta: secondo l’Onu, infatti, sono otto milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nei nostri mari”.
Come annunciato qualche giorno fa, nei prossimi mesi saranno, inoltre, installati i così detti Sea Ben, ossia cestini raccoglitori di rifiuti galleggianti, in numero di cinque, per la raccolta automatica dei rifiuti flottanti nella darsena del porto canale di Fiumicino.