Nella giornata di ieri all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma) è stata simulata l’attività di emergenza a seguito di un sisma di elevata intensità. Ipotizzando il verificarsi di un terremoto seguito da uno tsunami, e quindi ipoteticamente anche sul litorale romano, è stato infatti realizzato un evento dimostrativo che ha messo in evidenza l’attività che discende in caso di un’emergenza di rilievo nazionale.
Il Comitato Operativo della Protezione Civile assume la direzione e controllo e chiede il concorso della Difesa chiedendo peculiari capacità delle Forze Armate al Comando operativo di Vertice Interforze.
Ad assistere, tra gli altri, c’erano il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, i Sottosegretari alla Difesa Raffaele Volpi e Angelo Tofalo, il Sottosegretario del Miur Salvatore Giuliano, il Sottosegretario all’Ambiente Vania Gava, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli, i Vertici delle Forze Armate e numerosi studenti delle scuole romane che hanno potuto vedere da vicino come le Forze Armate si muovono in caso di emergenze nazionali.
In particolare per l’occasione è stata costituita su nave Etna una sala operativa interforze e interagenzia per la gestione dell’evento. Simulati inoltre soccorso aereo e tutela del patrimonio culturale, passando per il trasporto di malati altamente infettivi e attività di decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche e radioattive. Capacità queste che discendono dal continuo addestramento del personale militare per mantenere e migliorare costantemente le capacità di difesa del Paese, salvaguardia dello spazio aereo nazionale e per assolvere i compiti assegnati nelle missioni all’estero in cooperazione con altri attori della comunità internazionale.
Una tappa del lungo cammino iniziato dalla Difesa qualche mese fa, insieme ad altri Dicasteri, Dipartimenti e Agenzie dello Stato, per dare concretezza a quel nuovo approccio delle Forze armate così come indicato nelle Linee Programmatiche del Dicastero e nel relativo “Documento di integrazione concettuale” dal titolo “Duplice uso e Resilienza”.
“L’applicazione del Duplice Uso Sistemico – spiega il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta − favorirà la rimodulazione del concetto di Difesa, contribuendo in tal modo ad accrescere la resilienza del Sistema-Paese e a rendere la Difesa stessa ancora più moderna e sostenibile. In questo senso, il mio lavoro come Ministro della Difesa sarà finalizzato a rendere l’Italia un Paese più sicuro sotto ogni aspetto”.
In chiusura, il collegamento in videoconferenza con le Sale Operative di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri.
“Questo evento – dice il Premier Giuseppe Conte − se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra le mirabili capacità organizzative e di coordinamento delle nostre Forze Armate negli interventi a supporto delle attività della Protezione Civile. Siamo orgogliosi degli uomini e delle donne della Difesa, perché pace, sicurezza, stabilità, tutela dei diritti fondamentali li dobbiamo anche al loro prezioso operato, alla loro dedizione professionale e spirito di sacrificio”.