È atterrato (o “allunato”) un personaggio misterioso venerdì 7 giugno a Maccarese…
Tuta blu, sorriso alla Harrison Ford e tanta scienza spaziale!
Sissignori, un ASTRONAUTA ha raggiunto bambini e insegnanti della scuola primaria E. Marchiafava e li ha presi per mano uno ad uno, portandoseli per un’ora con sé nello spazio: all’interno di una navicella, in compagnia dei suoi compagni di missione internazionale, a bere l’acqua goccia a goccia, a giocare con la (quasi) assenza di gravità.
Ma anche il lungo, difficile e impegnativo percorso di studio e l’addestramento fisico e tecnico, da intraprendere per anni e anni prima di essere pronto per partecipare a una missione spaziale.
“Chi di voi vuole fare l’astronauta da grande?”
Uno stuolo di mani si è alzato, occhi fissi con ancora impressi sulle retine immagini di film di fantascienza, ma soprattutto quelle di Armstrong e dei suoi compagni, delle improntone rigate sul suolo lunare e della bandiera rigida senza vento, in mezzo a “mari” senza acqua.
Non sappiamo quanti bambini siano rimasti della stessa idea sulla loro eventuale futura carriera spaziale, dopo aver appreso quanto si deve studiare, esercitarsi con pazienza, stressare il proprio corpo e la propria mente per raggiungere l’obiettivo. Certo è che il nostro amico cosmonauta, tenente colonnello Walter Villadei dello Stato Maggiore Aeronautica, ha ipnotizzato tutti con la sua semplicità, la sua competenza e la sua capacità di comunicare il fascino di un lavoro speciale come quello dell’astronauta.
Terminata la sua esposizione e dopo aver risposto alle numerosissime domande dei bambini, l’amico astronauta ha visitato la grande mostra della scuola sulla LUNA: viaggi spaziali reali e fantastici si susseguono lungo i corridoi della scuola e al centro c’è sempre lei, che da sempre ha affascinato l’uomo, ha ispirato le parole dei poeti di tutti i tempi e gli ingegneri aerospaziali di cinquant’anni fa.
Tute spaziali, cibi spaziali, maree, misurazioni, ricostruzioni di navicelle e rover lunari, rievocazioni dell’impresa del lontano 1969, foto del sito italiano dell’ESA e delle attività che i bambini vi hanno svolto. Accanto a lune rosse adirate, autobus e carotoni spaziali, villaggi e conigli lunari, lune di caramelle, Pinocchio a cavallo della luna e chi dalla luna non torna indietro perché ci trova la pace che non c’è quaggiù.
Una mostra che ha esposto un lavoro didattico lungo un anno: sulla LUNA dei sogni fantastici e del sogno realizzato quella calda estate del 1969.
Ringraziamo il nostro amico astronauta che di quell’impresa ci ha fatto capire molto di più con la sua esperienza di oggi, rivelata alla generazione che probabilmente andrà su Marte.
M. Patrizia Primucci
Insegnante scuola primaria “E. Marchiafava” di Maccarese