La giunta comunale ha approvato delibera con cui si chiede di indicare Pizzo del Prete come area di “notevole interesse pubblico“, quale bene paesaggistico. Tutto questo per impedire destinazioni a impianti di smaltimento dei rifiuti,
“Con questa delibera – spiega il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – nello specifico si chiede al Ministero per i Beni e le Attività culturali – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale di attivare la procedura per dichiarare per l’area di Pizzo del Prete il notevole interesse pubblico, quale bene paesaggistico, ai sensi dell’articolo 136 del DLGS 42 del 2004”.
“Questo anche perché nelle recenti cartografie inviate dalla Città metropolitana alla Regione – aggiunge il vicesindaco – Pizzo del Prete risulta ancora zona di scarso valore paesaggistico, quindi come area dove possibile realizzare impianti di smaltimento dei rifiuti, senza che si tenga conto della reale situazione paesaggistica e archeologica, certificata dalla stessa Sovrintendenza”.
“Si tratta, infatti, di una porzione di territorio rurale dalla storia millenaria, con complessi storici e bellezze panoramiche di grande valore tradizionale. Pensiamo, ad esempio alle località di Quarto di Tragliata, con i resti delle tombe e le rovine di Casal Ricci, l’abitato medievale di Castel Campanile o gli insediamenti arcaici di Le Macchiozze e Quarticciolo. Tutte meraviglie – conclude – che si possono ammirare attraverso il Cammino delle Città perdute, percorso istituito da poco con una delibera di Giunta”.