“Dopo il maggio più freddo ed il giugno più caldo abbiamo il luglio più disastroso dal punto di vista ferroviario da decenni a questa parte”. E’ questo il commento dell’Osservatorio Regionale sui Trasporti sui continui guasti di questi giorni. “Solo nelle ultime 42 ore e solo sulla FL5 Roma – Civitavecchia ci sono stati tre guasti che hanno comportato ritardi fino a 55 minuti (ben più di quanto dichiarato nei comunicati ufficiali) in tre riprese, ma sulle altre linee non è che vada meglio: sempre da mercoledì pomeriggio a venerdì mattina guasti sulla FL3, sulla FL7 ed FL8. E quando non sono le linee a guastarsi sono i treni, come a Prenestina ed a Trastevere. Se ci mettiamo anche quelli attribuiti al maltempo, siamo oltre la decina di blocchi (“temporanei”, per fortuna, come non mancano di ricordarci gli altoparlanti) i cui effetti ovviamente si trascinano per ore anche dopo le riparazioni, coinvolgendo migliaia di pendolari e di viaggiatori, anche in presenza di una comunicazione raramente tempestiva ed efficace: proprio in questi giorni abbiamo ricordato che se un treno parte da Ostiense anziché da Termini, in questa stazione non bisogna annunciare che è soppresso come risulta agli automatismi dell’informatica, ma spiegare che prendendo la metropolitana lo si può raggiungere e limitare i danni”.
“Questa situazione” prosegue la nota “collide abbastanza con le continue dichiarazioni di interesse al trasporto regionale che Ferrovie e Regione continuano ad esprimere. Anche oggi esce un comunicato in cui si parla delle interruzioni estive che parlano di “maggiore sicurezza” e “rinnovo di impianti”, ma non abbiamo avuto, nonostante le richieste, alcun dettaglio sui lavori, se non formulazioni generiche come “nuove tecnologie di regolazione”, “aggiornamento prestazionale” e così via, che non riescono certo a spiegare quali saranno effettivamente gli effetti sulla circolazione e sugli orari, oltre al prevedibile ulteriore ridimensionamento del presidio fisico degli addetti al movimento (capistazione ecc.) sul territorio. RFI farebbe meglio a spiegare che cosa sta mettendo in campo per dare soluzioni stabili ai continui problemi, perché preoccupa il fatto che, solo per fare un esempio, uno degli impianti su cui si sono più concentrati gli interventi di ammodernamento negli ultimi tempi, Roma Aurelia, è anche uno di quelli che si guasta più di frequente. Questo mentre, quando chiediamo, come fatto in questi giorni, un diverso istradamento ad Ostiense che consenta di accogliere i treni della FL1 e della FL3 su binari adiacenti per evitare che chi transita dall’una all’altra debba scapicollarsi per i sottopassaggi, ci viene risposto che gli scambi non sono adeguati, che potrebbero guastarsi e che comunque il perditempo sarebbe eccessivo: sono questi invece gli investimenti di cui abbiamo sicuramente bisogno, solo in Italia si favorisce sempre il “corretto tracciato”, ossia si fa fare meno strada ai treni e più alle persone. Ci auguriamo” conclude la nota“che la Regione Lazio monitori la reale efficacia degli investimenti di cui sempre parla indirizzando al meglio i tanti soldi pubblici che si spendono sui nostri impianti ferroviari”.
“C’è quasi”ha commentato Andrea Ricci, presidente dell’Osservatorio,“da rivalutare la situazione delle ferrovie ex-concesse gestite da ATAC, dove almeno le responsabilità dei gravissimi disagi di queste settimane provocati dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni nazionali sulla sicurezza sono più che chiare”.