Lo scorso 26 luglio una rappresentanza del Comitato FuoriPista, guidata da Massimiliano Mattiuzzo, ha incontrato il Dott. Vergari, responsabile della Direzione Centrale Vigilanza Tecnica ed alcuni suoi collaboratori, dopo la richiesta richiesta inoltrata al Presidente dell’Enac Dott. Zaccheo.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i discorsi relativi al progetto alternativo di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino senza consumo di suolo, aeroporto di sostegno a quello di Fiumicino dove trasferire i voli low cost, aggiornamento zonizzazione acustica e voli notturni.
“Come Comitato – si legge nella nota di FuoriPista − da subito, abbiamo precisato che non siamo contrari allo sviluppo dell’aeroporto purché avvenga all’interno dell’attuale sedime e nel contempo abbiamo espresso ferma contrarietà al raddoppio dell’aeroporto, come previsto nel progetto di Enac-Adr.
Posizione questa sostenuta dal Comune di Fiumicino, dalla Regione Lazio e da un Ordine del Giorno votato all’unanimità da Senato della Repubblica.
Abbiamo presentato una sintesi del nostro Progetto alternativo, che permetterebbe di raggiungere la capacità di traffico, prevista da Enac, senza ulteriore consumo di suolo, esponendo i principi sui quali si basa ovvero: realizzazione di nuovi terminal all’interno dell’attuale sedime, revisione procedure atterraggio/decollo, finalizzate ad un utilizzo più efficiente delle tre piste.
Abbiamo evidenziato che le previsioni di traffico contenute negli allegati 4 e 11 della Convenzione-contratto di programma del 2012 sono risultati errati, in particolare quella sul numero di movimenti annui, palesemente contraddetta dal fatto che, nel 2018, questo dato è fermo sui valori del 2003.
In merito al ‘MasterPlan 2030 aeroporto di Fiumicino’, presentato da Enac il 30 marzo 2017 al Ministero dell’Ambiente per l’ottenimento della Verifica di Impatto ambientale, come Comitato abbiamo chiesto l’immediato ritiro del progetto perché: configge clamorosamente con i vincoli della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano; provoca l’esproprio di abitazioni (demolizione dei centri) ed aziende agricole; stravolge l’ambiente ed il paesaggio; le previsioni iniziali a sostegno tecnico per la realizzazione delle infrastrutture erano e sono oggettivamente errate, come confermato dagli stessi dati reali rilevati nel corso degli anni.
A tale proposito, il Dott. Vergari ha precisato che le previsioni di traffico vanno riviste e attualizzate e, pertanto, necessitano di un aggiornamento.
Il responsabile Dott. Vergari ha confermato che per l’Enac e sotto il profilo tecnico di competenza dell’Ente è corretto richiedere l’approvazione del Masterplan 2030 così come è stato presentato nell’ambito della corrente VIA poiché la quarta pista, l’aerostazione e l’accesso a nord dell’aeroporto tramite la bretella autostradale e ferroviaria sono infrastrutture indispensabili per l’ampliamento dell’aeroporto, in coerenza con l’indirizzo fornito dal Piano Nazionale Aeroporti.
Sui voli low cost, abbiamo ribadito che devono essere dislocati in un aeroporto dedicato. Questo può essere individuato in un terzo aeroporto nel Lazio oppure, tra quelli indicati nel Piano Nazionale Aeroporti, a Perugia e Pescara. Il trasferimento di detti voli, utilizzati da circa 11/12 milioni di passeggeri ogni anno, comporterebbe un’immediata riduzione del traffico su Fiumicino, stimabile, sulla base dei dati del 2018, a circa 32 milioni di passeggeri anno, molto al di sotto delle previsioni contenute nella Convenzione- contratto di programma.
Su questo specifico punto, Enac ha precisato di aver proposto a suo tempo l’aeroporto di Viterbo come contenitore per i voli low cost.
Il Comitato ha inoltre denunciato che la massiccia presenza dei voli low cost a Fiumicino, circa il 26% del totale, è stato uno dei fattori, tra gli altri, della crisi Alitalia, rappresentando una concorrenza insostenibile, un chiaro squilibrio commerciale nei confronti della compagnia di bandiera.
Sulla zonizzazione acustica aeroportuale, la cui unica delibera è stata approvata nel lontano 2004, abbiamo chiesto come da Decreto – e facendo seguito ai molteplici solleciti fatti nel corso di questi anni – la convocazione della apposita Commissione affinché proceda alla definizione della nuova zonizzazione facendola precedere, come previsto dal Consiglio di Stato, dalla Verifica Ambientale Strategica. In mancanza della suddetta convocazione il Comitato si vedrà costretto ad adire la via giudiziaria. Il Dott. Vergari, non essendo la materia di sua competenza, ha assicurato che informerà la Direzione competente di questa richiesta, come anche di quella riguardante la limitazione dei voli notturni.
L’incontro si è concluso con l’impegno del dott. Vergari di verificare al proprio interno se, vista la complessità dell’argomento, sia necessario un incontro di approfondimento tecnico, tra esperti di Enac e del Comitato, sul Progetto alternativo.