Cara Qui Fregene, ti scrivo per rivolgere un appello agli amici di Fregene in stato di esaurimento da reclusione da coronavirus. Basta con l’odio! Basta con questi atteggiamenti violenti e irrazionali che avvelenano il clima sociale! Rilassatevi…. Abbiamo la mostruosa fortuna di vivere questa tragedia in un angolo di splendida beatitudine rispetto alle tante realtà che soffrono il medesimo stress in pochi metri quadri di grandi città, senza quasi vedere il cielo… godiamone! Facciamo comunità in senso positivo… Basta con le deliranti accuse al runner, al ciclista, al passeggiatore solitario, al romantico che cerca di cogliere uno scorcio di tramonto sul mare al di qua dei sigilli: lo sport, una passeggiata hanno sempre avuto conseguenze salutari in ogni situazione e tempo storico. Fare sport e passeggiare mantenendo le distanze non è solo legale; è salutare, fa bene al corpo e all’anima. Basta non assembrarsi e mantenere le distanze secondo la legge.
Salutiamo il prossimo che passa davanti casa nostra con un sorriso a distanza: faremo un
atto di genuina socialità e ci
rilasseremo da questo stato di astiosa e invidiosa solitudine in cui
rischiamo di cadere con benefiche conseguenze sulla nostra salute psichica.
Smettiamo di porgere deliranti accuse
alle forze dell’odine per mancati
controlli sulla signora arrivata da Roma… Le forze dell’ordine stanno facendo un egregio lavoro con pattuglioni e blocchi su tutte le vie
di arrivo a Fregene in situazione difficile: vogliamogli bene, mostriamo gratitudine e magari aiutiamoli con notizie precise di reati, anziché seguitare questi sfoghi idioti e
destabilizzanti sui social…
Arrivare ad accusare i volontari protagonisti di una splendida iniziativa come quella di portare i ramoscelli di ulivo alle persone anziane di Fregene il giorno della domenica delle Palme… è cosa da esauriti. Magari poi siete gli stessi che si accalcano nei supermercati toccando qua e là ogni sostanza; siete quelli in giro ovunque per poter fare le foto della signora in bicicletta come se chissà cosa stia facendo….
State a casa, rispettate la legge, uscite secondo le regole, mettete le mascherine, fate sport, passeggiate mantenendo le distanze, fate giardinaggio, riverniciate casa, sistemate le cose abbandonate da anni, imparate nuove cose, riprendete con un sorriso chi non rispetta le distanze, denunciate alle forze dell’ordine per reati seri, state vicine agli anziani e ai deboli, ma soprattutto… smettete di rompere i coglioni!
Non c’è bisogno di “vigili da balcone”, ma di una comunità compatta per aiutare chi ha bisogno di cibo per il corpo e per l’anima. Ne guadagnerete anche voi con un ritrovato e rigenerante equilibrio psico-fisico, oltre a non rischiare di incorrere nel reato di delazione che prevede risarcimenti in sede civile oltre a conseguenze penali come precisato da ultimo il decreto legge n. 19 del 25 marzo.
Con affetto.
Marco