Ormai si decide a colpi di faq. Nonostante l’ordinanza del 2 maggio firmata da Zingaretti avesse disposto l’inizio delle attività sportive dal 6 maggio nel Lazio (non quindi dal 4 maggio come previsto dal Dpcm nazionale) e cioè “l’attività motoria e sportiva all’aperto in forma individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri”, c’è stato un cambiamento di programma.
La Regione Lazio ha “chiarito”, ammesso che sia questo il termine giusto, appunto nelle faq (risposte alle domande più frequenti) del sito istituzionale che “sarà possibile svolgere attività sportiva individuale nei parchi o comunque non più in prossimità della propria abitazione a partire dal 4 maggio”. Tutto questo dopo le proteste fatte ieri da molti cittadini che chiedevano lumi sul perché si fosse voluto rinviare di due giorni rispetto al Dpcm nazionale.
Senza entrare nel merito, inutile chiedersi la legittimità di simili procedimenti (immaginiamo le difficoltà di chi queste regole dovrebbe farle rispettare), o addirittura arrivare a scomodare fonti normative. Meglio lasciar perdere, si cambia idea all’ultimo? E qual è il problema, una faq e via.