Una frase che la ministra Azzolina ripete spesso riguardo alla riapertura delle scuole è che le così dette “classi pollaio” non ci saranno più e la regola fondamentale sarà rispettare il distanziamento sociale. Nella secondaria di Fregene dell’I.C. “Fregene Passoscuro”, però, questa regola sembra non esistere. Quest’anno nel plesso di Fregene non si formeranno, come gli altri anni, tre classi prime, ma solamente due: una con 27 alunni di cui due disabili e un’altra da 26, sempre con due disabili. Facciamo i conti 27 più 1 insegnante curriculare, 2 insegnanti di sostegno e 1 o 2 A.E.C. nella classe superiamo quota 30! Un bel pollaio.
A parte il conteggio matematico è opportuno spiegare la situazione dell’I.C. Fregene Passoscuro: quando l’Ufficio scolastico regionale, preposto ad assegnare il numero delle classi, riceve, la richiesta da accordare alla scuola per l’anno successivo lo fa sul numero totale degli alunni non tenendo conto di quelli che vivono a Fregene e quelli che invece sono di Passoscuro. E non conoscendo il territorio, la situazione dei trasporti e l’eterogeneità del tessuto sociale dei due plessi.
In sostanza quest’anno il totale degli alunni era 83 con 8 disabili, per il plesso di Passoscuro sono state formate 2 classi prime con 15 alunni ciascuna più due alunni disabili ed a Fregene la situazione è quella esposta, 27 e 26 alunni. Con l’Ufficio scolastico regionale che pensa che siano state formate 4 classi numericamente equilibrate e di conseguenza fornisce, per quanto riguarda il corpo insegnante, un organico adeguato alle suddette classi con la conseguente perdita di ore da parte di alcuni docenti.
C’è da evidenziare che tale situazione si presenta tutti gli anni, ma si era sempre sanata evidenziando all’Ufficio scolastico regionale le criticità esistenti sul territorio, paradossalmente proprio quest’anno che non dovevano esserci “classi pollaio” l’ufficio scolastico regionale non ha ascoltato le richieste partite dal territorio. Lavorava da “remoto” e forse era ancora più lontano del solito dalla realtà della scuola…