E’ stato sollevato come un fuscello e scaraventato contro la palizzata messa sulla riva. Brutta avventura quella vissuta da J. M., 57enne medico tedesco nato a Francoforte e residente da anni a Fregene. Appassionato di kitesurf, insieme al figlio sabato è uscito in mare per volare letteralmente sulle onde, considerati i 90 km orari di vento che rendevano difficile solo rimanere in piedi in spiaggia.
Alle 14.30, dopo alcuni bordi e mentre il figlio era ancora al largo sull’altro kite, lui si è avvicinato alla riva ma una raffica violentissima lo ha sollevato e sbattuto sulla palizzata che separa gli stabilimenti dalla battigia. Un urto violentissimo dal quale l’uomo è uscito molto male, il forte dolore al torace faceva pensare a delle fratture alle costole con possibili lesioni polmonari. Il personale accorso sull’ambulanza del 118 ha così chiamato l’elisoccorso che è atterrato sul Lungomare di Levante di Fregene, da lì è stato trasportato all’ospedale Gemelli di Roma dove i medici gli hanno rimesso a posto la spalla e diagnosticato la frattura dell’omero. Deve essere operato ma non è in pericolo di vita.
“Un miracolato – racconta l’uomo che gli ha prestato i primi soccorsi – quando l’aquilone parte così non c’è più modo di controllarlo. Alcuni kiters con meno vento sono finiti contro cabine o case vicine alla riva e per loro non c’è stato niente da fare”. Probabilmente a fare il miracolo è stata proprio quella palizzata, la rete in cui si è infilato ha salvato il medico tedesco, specialista in scienze dell’alimentazione, senza il suo volo sarebbe stato molto più rovinoso.