La Fondazione Gennaro Santilli ha avviato le sue attività sul territorio di Fregene con partnership di eccezione e un programma che sposa l’agenda internazionale dello sviluppo sostenibile.
Lo sviluppo e la promozione di un nuovo paradigma educativo che metta al centro il valore della diversità e la promozione di una nuova idea di salute sono temi di straordinaria attualità. La fondazione Santilli li ha portati all’interno di un programma che ha visto coinvolti soggetti importanti a livello nazionale ed internazionale per dare vita a Fregene al primo Ocean Health Village.
“Il nostro lavoro – spiega il presidente della Fondazione, l’avvocato Adriano Izzo – intende valorizzare la diversità culturale, sociale e cognitiva intervenendo sulle condizioni di vulnerabilità per generare impatto positivo sulle persone e sul territorio e creare le precondizioni di una vera salute sociale, ambientale ed economica secondo le linee guida della sostenibilità”.
La Commissione oceanografica intergovernativa (IOC) dell’UNESCO, la rete delle Scuole Naturali, l’associazione Manes, lo Studio Held e l’azienda eFM hanno risposto – ciascuno per la propria parte di competenza ma anche come impegno congiunto – all’appello della Fondazione e, attraverso un programma articolato e interdisciplinare, hanno realizzato tre giorni di convegno lo scorso 28, 29 e 30 giugno.
Nel tavolo di lavoro del primo giorno di attività sono state messe le basi per una partnership di lungo periodo capace di lanciare il primo vero progetto pilota per sviluppare un approccio educativo innovativo ed inclusivo ai temi della sostenibilità volto a promuovere un approccio più equo e sano al benessere delle persone valorizzandone gli stili cognitivi diversi.
Il webinar online del 29 giugno ha permesso di condividere l’iniziativa su tutto il territorio nazionale e di promuovere i contenuti che collegano salute umana e ambientale con i nuovi percorsi dell’educazione nella più avanzata ricerca scientifica – come ha esposto la direttrice scientifica della Fondazione Santilli, la dott.ssa Vienna Eleuteri – e attraverso la cosiddetta Ocean Literacy, l’alfabetizzazione sulla scienza del mare, dell’ IOC-UNESCO con la dott.ssa Francesca Santoro ma anche con le esperienze dell’educazione outdoor della rete delle Scuole Naturali con il dott. Danilo Casertano.
Il format ha permesso di includere preziosi interventi da remoto dell’Università di Roma Tre – con il prof. Antonio Pietroiusti ed Alessio Barghin – ed i contributi di Selvaggia Santin per il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e la psicologa ambientale Rita Trombin sulla biofilia e l’impatto dell’ambiente sul benessere delle persone.
Grazie all’adesione dell’Istituto Comprensivo Fregene-Passoscuro, il 30 giugno scorso si è tenuto un vero e proprio corso di formazione ai formatori in cui Vienna Eleuteri, Francesca Santoro e Danilo Casertano, hanno introdotto rispettivamente ai principi del cosiddetto One Health, delle scienze del mare e dell’educazione outdoor attraverso un percorso che lega salute umana e ambientale nella vita quotidiana e nella pratica educativa delle comunità più sane e resilienti.
Il tavolo di lavoro e le giornate di convegno sono state propedeutiche al Summer Camp, tutt’ora in corso, che durante le quattro settimane di luglio è chiamato a mettere in pratica il nuovo approccio ad una pedagogia inclusiva, esperienziale e orientata alla sostenibilità.
“L’obiettivo – spiega Vienna Eleuteri – è quello di realizzare il primo progetto pilota nella direzione di una comunità che tuteli e promuova il proprio capitale umano, sociale e ambientale per rigenerare e rigenerarsi. L’agenda internazionale per lo sviluppo sostenibile non è un modello da seguire ma rappresenta l’obiettivo strategico comune che viene incorporato dalle comunità locali in modo concreto e a beneficio di tutti. È importante, oggi più che mai, fare la nostra parte per costruire in modo partecipato il futuro sostenibile che tutti vogliamo”.
Il lancio dell’Ocean Health Village si richiama al programma internazionale che promuove i dieci anni che vanno dal 2021 al 2030 dedicati dalle Nazioni Unite alle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile. Francesca Santoro, specialista di programma e coordinatrice del programma di educazione all’oceano della Commissione Intergovernativa dell’UNESCO, ha affrontato a tutto tondo i temi dell’importanza dell’oceano nella lotta alle emergenze ambientali e sulla necessità di promuovere comunità inclusive e sostenibili. La condivisione di esempi che da tutto il mondo si impegnano a rispondere alle sfide del nostro tempo pone questa iniziativa in una prospettiva internazionale pur andando ad intercettare le specifiche necessità del territorio.
Il progetto ha una forte connotazione di sviluppo di comunità e outdoor ed avvierà anche una mappatura del territorio di tutti quei luoghi del comune di Fregene di interesse naturalistico, sportivo e laboratoriale che trasformeranno la comunità nella scuola e la scuola nella comunità.
“Conoscere e vivere gli spazi esterni alle aule da un punto di vista naturalistico, storico, geografico, urbanistico accresce l’autonomia, l’immaginazione, la creatività, la curiosità, le competenze relazionali e rafforza la salute fisica e il benessere psicologico dei ragazzi – ci dice Danilo Casertano – La relazione è la cornice fondamentale da costruire insieme per un nuovo patto di comunità dove l’educazione non rappresenti la semplice trasmissione di conoscenza ma un percorso per stimolare una cittadinanza consapevole”.
Il paradigma culturale al cuore di questa rivoluzione civile, infatti, ha bisogno di cittadini in grado di cambiare il mondo sulla base di una nuova consapevolezza: ciascuno di noi è parte del futuro da costruire qui ed ora. Per questo le attività della Fondazione Santilli partono proprio da e per il territorio in un’ottica di condivisione degli strumenti utili a creare consapevolezza relativamente alla ricchezza del nostro patrimonio naturale e culturale comune. Un mare di consapevolezza capace di mettere in valore il contributo di tutti e di parlare al mondo del contributo del nostro territorio alle sfide che la sostenibilità ci pone.
“Il ciclo di eventi Ocean Health Village – conclude Vienna Eleuteri – rappresenta un punto di partenza strategico per le attività di formazione che per la prima volta sposano la causa dell’inclusione e della neurodiversità sviluppando un nuovo standard del curriculum educativo in cui si fondono e si intrecciano punti di vista diversi, processi cognitivi e relazionali inclusivi a favore di una sostenibilità capace di rispondere ai bisogni di tutti. Il primo passo per realizzare su questi temi una vera e propria hub dell’innovazione a Fregene”.