È successo alle 17.00 del 15 agosto. Una sciame d’api, partito chissà da dove, ha deciso di fermarsi sulla spiaggia in quel momento piena di bagnanti. E le api esploratrici, alla guida delle operaie e della regina, hanno pensato bene di atterrare sopra un lettino occupato da una signora, ignara di quello che stava accadendo alle sue spalle. In fuga in un nanosecondo dopo essere stata avvolta da quella nuvola non proprio rassicurante.
Per la verità la fuga è stata generale, le api sono riuscite in quello che nessun essere umano aveva il potere di fare: creare il vuoto al Blu nel giorno di Ferragosto al centro della spiaggia super affollata. Perché anche se gli esperti sostengono che le api quando sciamano sono «molto mansuete e difficilmente pungono», a una persona in costume da bagno, circondata da centinaia di esemplari ronzanti, un qualche dubbio su quel difficilmente deve pure venire.
Ottenuto il lettino tutto per loro, le api operaie hanno cominciato a fare il proprio lavoro, si sono radunate tutte e hanno iniziato a fare il favo, cella dopo cella. Posizionato, come farebbe un essere umano a quell’ora così torrida, all’ombra sotto il tettino prendisole. Un’operazione che non poteva passare inosservata visto che le api tutto intorno volavano in perlustrazione.
I bagnini a quel punto, con grande cautela, hanno spostato il lettino al confine della spiaggia e delimitato l’area con nastri biancorossi per impedire ai bagnanti di avvicinarsi inavvertitamente al favo. E i gestori del Blu sono stati esemplari, conoscendo il valore delle api hanno evitato di ricorre a mezzi traumatici per allontanarle.
«Abbiamo provato a chiamare degli apicoltori di zona – spiega Massimo D’Ovidio che ha delimitato la spiaggia – ma purtroppo nessuno poteva venire, così le abbiamo lasciate lì tranquille sperando che nella notte trovassero un rifugio migliore. Invece ieri mattina, erano ancora lì, anzi il favo era ancora più grande».
Un Ferragosto a Fregene evidentemente gradito dalle api ma che rischiava di creare non pochi problemi sulla spiaggia. Così, dopo tante richieste inoltrate a varie associazioni, ieri mattina ha risposto all’appello l’Accademia Kronos Guardie Zoofile Ambientali di Fiumicino. «Abbiamo portato con noi un apicoltore esperto – racconta Alessandro Spagnolo, presidente dell’associazione – con un portasciami, ha spostato le api dal lettino al contenitore lasciandolo aperto per tutto il pomeriggio in modo che tutto lo sciame potesse ricomporsi».
A quel punto, ormai in tarda serata, le api sono state portate via. Verranno ospitate in un vero alveare, magari al fresco della campagna. Per loro quest’anno la gita al mare è finita.