Domenica mattina nel canale di bonifica vicino a via dei Collettori sono stati filmati centinaia di pesci morti nell’acqua, tra cefali e carpe. Un fatto non insolito all’interno degli invasi dove possono verificarsi situazione anomale che creano problemi ai pesci.
Di solito, in questo periodo dell’anno, il problema nasce dal fatto che i canali d’irrigazione non vengono riforniti di acqua, il livello è molto basso, la qualità dell’acqua è scarsa, l’ambiente diventa anossico. Questa condizione si verifica nei siti che hanno scambi d’acqua limitati.
Oppure altro fattore può essere l’eutrofizzazione, un processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante come azoto, fosforo ed altre sostanze fitostimolanti. Il fenomeno si manifesta con alterazione del colore e della trasparenza delle acque per le alte concentrazione di alghe in sospensione.
Ma entrambi questi fenomeni sembrano doversi escludere quest’anno perchè il Consorzio ha immesso già da un mese acqua nei canali anticipando il periodo di irrigazione per via della siccità. Sembra allora più probabile o un atto di bracconaggio di qualche pescatore oppure o uno sversamento voluto o involontario.
“Sono comunque fatti gravi – interviene Riccardo Di Giuseppe, presidente di Programma Natura – determinano modificazioni dell’ecosistema con conseguente perdita di biodiversità, queste morie improvvise di pesci. La fauna ittica della Riserva Statale Litorale Romano, anello debole della catena alimentare è in crisi, le cause sono sotto gli occhi di tutti”.