Mentre le squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile di Fiumicino erano impegnate a domare l’incendio scoppiato nel primo pomeriggio di ieri sulla via Portuense, all’altezza di QC Terme, un altro grande incendio è iniziato nel pomeriggio proprio al centro di un grande lotto di macchia mediterranea, all’altezza di via Viserba sul lungomare di Fregene, a poca distanza dall’area dove è divampato un altro incendio lo scorso 9 agosto.
L’area della macchia mediterranea andata distrutta è tanta, tra cespugli, ginepri, ginestre e pinetti marittimi. Le fiamme hanno anche coinvolto la grande quantità di rifiuti presenti nel sottobosco, simbolo dell’inciviltà di qualche essere umano e della continua violenza nei confronti dell’ambiente.
È difficile stabilire con certezza l’origine del rogo, ma la pista più accreditata sembra essere quella dolosa. Le operazioni di spegnimento sono state rallentate dalla presenza dei new jersey in cemento, posizionati per impedire l’accesso alle auto, che sono stati spostati dai Vigili del Fuoco e che quindi hanno sottratto minuti preziosi.
Intorno alle 7.30 di questa mattina il fumo si è rifatto vedere e poco fa l’elicottero ha ripreso a gettare acqua preventivamente, in modo da spegnere sul nascere ogni principio di fiamma.
Le dichiarazioni
“Purtroppo – dice il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino – la vegetazione fitta della macchia ha reso molto difficoltoso ai mezzi arrivare nel punto dove c’erano le fiamme. Anche un tentativo di avvicinamento con un elicottero della Protezione civile è andato fallito e tutte le altre unità di volo erano già impegnate in vari altri punti della Regione. Grazie però a un intervento tempestivo e unificato di Vigili del Fuoco, Protezione civile di Fiumicino, altre unità di Protezione civile regionali, Carabinieri e Polizia locale, si è riusciti a isolare l’incendio, evitando che si espandesse. Un intervento prezioso per cui ringrazio tutti.
Quella di ieri è stata una giornata complicata dal punto di vista degli incendi. Speriamo che con l’ausilio delle nostre fototrappole e delle videocamere di sorveglianza si riesca a individuare i responsabili che si sono divertiti a dare fuoco alla vegetazione, poiché di certo l’incendio ha una natura dolosa. Faccio anche appello a tutte e tutti coloro che vedono persone in comportamenti sospetti affinché denuncino alle forze dell’ordine”.
“Ci troviamo ormai – fa notare il responsabile territoriale di Fratelli d’Italia Massimiliano Graux – in una situazione dove il rischio incendio a Fregene sta andando oltre ad ogni limite di sopportazione a causa della superficialità di chi sta gestendo tuttora la questione.
Le telecamere che dovevano monitorare le aree sensibili (sulle quali sono stati spesi milioni di euro) ancora non funzionano.
Ieri sul lungomare di Fregene c’è stato un altro incendio che ha colpito la macchia mediterranea rimasta. Bisogna sottolineare inoltre che vicino alla pineta di Fregene ed alla lecceta sono presenti molteplici abitazioni che, a causa della mancanza di dovute attenzioni e controlli, si trovano in una situazione di grande pericolo.
Il Comune di Fiumicino e i privati hanno l’obbligo di mantenere libere le vie di passaggio del lotto boschivo in base alla Legge quadro 353/2000 e art. 2051 del C.C.:
- Attivare le telecamere nelle aree sensibili con il monitoraggio in tempo reale (come da capitolato di appalto)
- creare piste tagliafuoco (le piste tagliafuoco sono strade che impediscono lo svilupparsi di un incendio boschivo),
- svolgere operazioni di pulizia del sottobosco
- tenere in manutenzione le pompe di sollevamento della Pineta di Fregene, tuttora abbandonate.
- Chiedere al Comune, se non è stato già fatto, di aprire “il catasto incendi di Fiumicino” per evitare che “qualcuno” strumentalmente possa utilizzare incendi pilotati a suo favore.
L’Amministrazione di Fiumicino capeggiata dal Pd deve darsi una svegliata, non si governa solo tagliando nastri e colate di cemento ma tutelando principalmente il bene ambientale”.