Così sono riusciti a contenere i danni i balneari di Fregene sud contro la mareggiata che ieri ha alzato onde di 3 metri. Lunedì mattina, dopo i crolli dei giorni precedenti, è scattato il piano, una corsa contro il tempo per reperire prima il materiale e poi trovare le ruspe adatte per piazzare quella trincea in riva al mare.
Massi ancora più grandi rispetto a quelli di calcestruzzo messi a metà settembre, sono stati appoggiati sui primi a creare un secondo livello che è riuscito in parte a contenere la forza delle onde. Senza il mare avrebbe spazzato via quelle poche strutture rimaste in piedi sulla riva, anche se ci sono stati altri danni.
La Nave, il Capri, la Vela, le rocce hanno funzionato e le onde infrangendosi contro gli ostacoli hanno perso molto del loro vigore. Superato bene il picco della mareggiata del pomeriggio, ridotto dalla bassa marea, maggiori i problemi a quello serale con l’alta marea, ma battaglia comunque vinta perché senza sarebbe stata una caporetto.
“Una vittoria non indolore perché il lavoro è costato diverse migliaia di euro – spiegano i gestori – ma almeno le strutture non hanno subito danni irreversibili”.
In attesa della “barriera soffolta”, i cui lavori sono attesi per la fine di ottobre e che correrà parallela alla riva a mezzo metro dal livello del mare, i concessionari sono stati costretti a sperimentare la “scogliera frangiflutti”, l’unico rimedio per evitare il tracollo.