Il 15 marzo si è celebrata la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), indetta con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 maggio 2018, per promuovere l’attenzione e l’informazione su tale tema. Anoressia, bulimia, e il binge eating, il “disturbo dell’alimentazione incontrollata”, coinvolgono attualmente circa 3 milioni di persone in Italia, ovvero il 5% della popolazione, di cui il 70% adolescenti, con un rapporto tra femmine e maschi di 9 a 1.
In questo stesso giorno La Casa di Alice, ambulatorio specialistico per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, ha incontrato i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta dei Municipi XI e XII dell’ASL Roma 3 con l’intento di compiere una riflessione sulla situazione attuale dei casi di DCA e soprattutto presentare i risultati ottenuti dall’Ambulatorio nei primi mesi di attività svolti, dopo la sua inaugurazione lo scorso 10 novembre 2022.
Ma cos’è “La Casa di Alice”? La Casa di Alice si trova al 2° piano del DSM ASL Roma 3 del Municipio XII in in Via Colautti 30, ed è uno spazio pubblico ed accogliente per minori e adulti con Disturbi della Nutrizione ed Alimentazione, un centro specialistico di 2° livello nato in seguito al piano di potenziamento dell’assistenza sanitaria rivolta a questi pazienti, patrocinato dalla Regione Lazio, che prevede la realizzazione di attività e il raggiungimento di una serie di obiettivi rispetto all’implementazione dei servizi e della formazione medica nell’ambito dei DCA.
La Casa di Alice è sovradistrettuale, ovvero accoglie tutta l’utenza tra i 10 e i 45 anni di età, al di là del distretto territoriale competente ad ASL Roma 3 ed è composta da una équipe variegata e specializzata sulla nutrizione, tra infermieri, medici, psicologi e psichiatri, i quali si occupano delle attività cliniche ad hoc, come la presa in carico diagnostica e terapeutica delle persone che manifestano questo tipo di disturbi, che già venivano espletate negli ambulatori dei servizi di salute mentale per adulti e per l’età evolutiva.
Secondo la Dott.ssa Simona De Simone, direttrice del Dipartimento Salute Mentale di ASL Roma 3, l’incontro del 15 marzo si è configurato come un momento di necessario confronto con i Medici e i Pediatri, cosicché abbiano dei referenti che possano dare loro una consulenza specialistica in ambito dei Disturbi del Comportamento Alimentare e fornire loro una “griglia” di indicazioni da seguire nell’approccio con i pazienti, giovani o adulti. Di fatto, sono i Medici curanti e i Pediatri i primi ad incontrare il paziente e i primi a dover intercettare i segnali di tali disturbi. È perciò fondamentale essere a conoscenza delle possibili espressioni psicopatologiche e, di conseguenza, delle tipologie di trattamento, soprattutto in un periodo storico post-pandemico che ha visto innalzare il tasso delle diagnosi di DCA – del 40% in più rispetto al 2019 – ed abbassarsi l’età di insorgenza dei disturbi, ai 10 anni di età. A tal proposito, dunque, si prevedono una serie di incontri tra La Casa di Alice e i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, in modo da rendere sempre più pronta ed efficace la risposta dei servizi della sanità pubblica.