Si temeva questa mareggiata, per verificare la tenuta della barriera e per capire cosa c’è da aspettarsi sulla parte rimanente del litorale di Fregene. Semplificando si può dire che se la scogliera ha tenuto, visto che ora è emersa, a preoccupare è il suo prossimo futuro, la rimozione dei massi superiori e la riduzione dell’altezza a un metro sotto il pelo dell’acqua.
Le onde di due metri e una leggera alta marea hanno impressionato. “Se non ci fossero stati gli scogli emersi siamo sicuri che il mare non avrebbe di nuovo sfondato le strutture?”, si domandano i balneari.
Siamo stati questa mattina alle 8.00 al Point Break, il mare non ha fatto danni, ha solo ridotto ancora la spiaggia accanto, dove si trova il cantiere. Stessa cosa alla Nave sul versante nord, come all’Arcobaleno, alla Vela e al Cigno. L’arenile si è ridotto ancora e i bagnini hanno dovuto, per il momento, togliere alcune file di ombrelloni.
I danni più consistenti si sono verificati nella parte centrale, in particolare al Rio, dove l’acqua ha danneggiato la passerella della piscina e la pedana delle cabine, facendola crollare. Ora il muro della piscina è vicinissimo al mare, gli scogli di protezione sembrano irrilevanti a confronto della forza delle onde.
E poi la spiaggia si è di molto ridotta, almeno una ventina di metri rispetto allo scorso anno, un fenomeno che riguarda molti altri stabilimenti della parte centrale della costa di Fregene. Sarà questa nei prossimi mesi la nuova emergenza.