Con una lettera inviata al sindaco Mario Baccini, il Biodistretto Etrusco Romano chiede un incontro per la “Attuazione di un piano di contenimento dei cinghiali”. Tanti, troppi, gli episodi e i danni provocati dagli animali, oltre al rischio per la sicurezza stradale.

“Con la presente, data la grave e incontrollata situazione della presenza di cinghiali nel nostro territorio – viene scritto nella lettera firmata dal presidente Massimiliano Mattiuzzo – Le chiediamo di essere ricevuti per verificare quali azioni è possibile mettere in atto per porre sotto controllo detta popolazione di ungulati e nel contempo verificare l’efficacia e la congruità delle indennità per i danni subiti dalle aziende che operano all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

Nonostante le recinzioni e i vari dissuasori poste a difesa dei prodotti, colonie di ungulati continuano a distruggere parte dei raccolti di alcune aziende che si trovano all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Nel recente passato, nel rispetto della normativa che regolamentava la materia, abbiamo sollecitato più volte l’Amministrazione -con esiti non positivi- a effettuare efficaci interventi per il controllare e la catturare dei cinghiali. Nel corso dell’anno 2022 la Peste Suina Africana (PSA) si è manifestata in alcune aree d’Italia con il conseguente abbattimento dei cinghiali, detta epidemia ha colpito anche esemplari presenti nel territorio del Comune di Roma, fenomeno che ha dato luogo a catture e abbattimenti nonché a interdizioni su aree confinanti con quelle del Comune da Lei amministrato.

Per effetto della PSA, la stessa normativa nazionale e regionale ha avuto una significativa evoluzione, infatti nel giugno dell’anno 2022 la Giunta regionale con DGR n.440/2022 ha approvato il piano triennale (2022-2024) denominato “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie Cinghiale (Sus scofa) “.

Il piano di cui sopra, già approvato dall’ “Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale” (ISPRA), interessa le attività di caccia con tecniche selettive e anche attività di controllo numerico, sul territorio ricadente sia in aree venabili che in aree con divieto di caccia, compreso le aree urbane, conseguentemente l’Amministrazione Comunale, nel rispetto della normativa vigente può procedere alla cattura e alla eradicazione dei cinghiali. In attesa di una sua convocazione si porgono distinti saluti”.