Caro Sindaco,
ho avuto modo in questi giorni di assistere ad alcuni spettacoli del nuovo ‘corso’ dell’Estate Fiumicinese. E in tal senso mi sento di scriverle queste poche righe.
Negli ultimi dieci anni il nostro Comune si è ritagliato una posizione di privilegio nel panorama culturale della Regione Lazio, diventando di diritto un polo d’eccellenza.
Abbiamo realizzato rassegne e manifestazione di altissimo profilo, penso alla Traianee, con rappresentazioni teatrali, letture, trasposizioni rese straordinarie dalla location, i porti di Claudio e Traiano, e dai numerosi illustri personaggi che vi hanno partecipato. Generi che oggi non ritroviamo o ritroviamo solo a spot all’interno del cartellone.
Sono stati organizzati festival musicali molto apprezzati. Sono state create occasioni e vetrine per le nostre associazioni sportive, sul lungomare di Fiumicino, che hanno permesso a tanti ragazzi di avvicinarsi e praticare proprio uno sport.
I giovani appunto. Il 2023 è l’anno europeo dedicato a loro. Purtroppo sono stati tagliati fuori da questo cartellone.
Così come format ormai collaudati, vedi “Notte Bianca”, che hanno caratterizzato il nostro territorio a livello culturale e turistico e richiamavano migliaia di turisti.
Anche le location scelte fanno riflettere. Via della Torre Clementina splende grazie a un lavoro in sinergia tra chi ha governato negli ultimi 10 anni, con una visione futuristica della città, e le imprese.
Ma perché concentrare tutto su un’unica via rinunciando a priori ai Porti di Claudio e Traiano o al lungomare della Salute e in generale ai nostri lungomare? Perché non renderli protagonisti della stagione balneare decidendo di non portare proposte culturali di ogni tipo e genere?
Ma soprattutto perché premiare solo alcune località a discapito di un format, “Metropolitana” che invece le premiava tutte dando sostanza a quella parola “Comune” che indica la comunità di Fiumicino e non l’insieme dei territori che lo compongono?
C’è stato una netta sterzata rispetto al recente passato che rischia di farci tornare indietro e di perdere una grande occasione.
Fiumicino oggi è un marchio. Non cestiniamo tutto solo per far contento qualcuno. Siamo una Città assetata di cultura e di arte. Che vuole crescere, che crede proprio nell’arte e nella cultura, in tutte le sue forme, come forma di intrattenimento.
Michela Califano, consigliera regionale del Lazio e cittadina di Fiumicino