Le leghe metalliche e ferrose sono dei materiali da usare all’infino poiché totalmente ecosostenibili. Nel processo di “ri-lavorazione” non c’è assolutamente la perdita delle caratteristiche originali. L’acciaio viene fuso e lavorato in modo da tornare ad essere nuovamente acciaio da usare in ambito industriale. Il rame subisce lo stesso procedimento. Fino ad arrivare all’alluminio. Quest’ultimo è poi il metallo più facile da recuperare poiché i suoi costi di riciclaggio sono bassi e la ri-lavorazione è veloce.

Tuttavia ci sono delle richieste per quanto riguarda il Recupero alluminio, che è alla base del riciclo, vale a dire che occorre selezionare e dividere i metalli in base alla loro qualità. Ritrovando in commercio dei prodotti che sono in legno e allumino, c’è un procedimento aggiuntivo al riciclaggio, vale a dire quello di dividere i due materiali. Il rischio è poi quello di avere un inquinamento della lega metallica che non potrebbe essere più lavorata.

Naturalmente già dal consumatore diretto è possibile diminuire questi problemi purché ci si affidi a dei professionisti. Esistono dei “compro” o “ritiro” alluminio che offrono un servizio completo. Il soggetto che li contatta può avere un servizio completo di ritiro del materiale in modo gratuito e senza alcuna spesa di trasporto.

DOVE BUTTARE SERRAMENTI ALLUMINIO

Tra i prodotti che troviamo in puro alluminio ci sono i serramenti. Essi sono richiesti tantissimo perché costano poco, rispetto ad altri materiali, sono facili da posizionare, ecosostenibili e possono avere diversi colori o forme. Essendo appunto tra i materiali che si riciclano facilmente, i serramenti in alluminio sono considerati: ecosostenibili. Dunque accendo facilmente all’agevolazione della sostituzione infissi 2023 del 50%. Un cliente li compra e tutto quello che riguarda: costo del prodotto, trasporto e installazione verrà “scontato” del 50%.

Tuttavia rimane la domanda: dove li butto i serramenti vecchi? Alcune ditte effettuano il ritiro, ma chiedendo un pagamento del servizio. Tant’è che molti utenti preferiscono trovare altre soluzioni poiché ci sono servizi più economici o totalmente gratuiti.

Ecopunto per alluminio? Contro

In tutti i Comuni, data l’importanza e il prezzo dell’alluminio usato, circa 450 € a tonnellata, mettono a disposizione dei: punti di ritiro. Noti come: ecopunto. Alcuni sono presenti nelle discariche ed altri nelle isole ecologiche.

Gli inconvenienti che si hanno sono tanti. Questi “punti” prendono indietro l’alluminio, ma il cittadino deve occuparsi di trasportarli fino lì a proprie spese. Ciò vuol dire che occorre pagare qualcuno per il trasporto del proprio alluminio su strada oppure sarà necessario noleggiare un furgone, addossarsi tutta la fatica e il peso del lavoro e perdere insieme sia il tempo che denaro.

Le ditte o il singolo ambulante che si occupa del recupero o ritiro dell’alluminio, giunge presso l’abitazione del cliente. Lo fa perché ovviamente lui cerca una materia che si possa rivendere andando ad accumulare tanto peso. Dunque il servizio è gratuito poiché il cliente deve buttare via questo metallo. Avendo però grandi quantità di alluminio è possibile addirittura ricevere una proposta di acquisto che viene fatta solo dopo che il professionista ha controllato e ispezionato i prodotti che sono in alluminio. Qui viene calcolato l’eventuale costo di manodopera di trasporto e di smontaggio o selezione dei diversi materiali che sono presenti.