È bastato un metro di onda per mettere in crisi una parte della spiaggia di Fregene. Dalla Nave in poi, fino almeno al Rio, il mare si è rifatto sotto. Il Cigno è quello che ha avuto la peggio, sono crollate due cabine sotto la pressione delle onde.

E sono spariti tanti preziosi metri di sabbia, così le strutture sono di nuovo a rischio, senza protezione, con una mareggiata più forte saranno in tanti ad avere seri danni.

Intanto dal 28 giugno il cantiere per la realizzazione della soffolta è fermo, doveva riprendere a fine settembre ma è stato necessario fare una verifica, rilievi batimetrici per capire quanto materiale (scogli) è andato perduto a causa delle due mareggiate di luglio e agosto.

E poi per rivedere le modalità di ripresa dei lavori, la soffolta a un metro sotto il livello dell’acqua appare un po’ a tutti una barriera troppo leggera, considerato quanto sia ormai avanzato il mare e la sua forza durante le mareggiate.

“L’amministrazione comunale darà a breve una nuova data di inizio lavori che saranno imminenti – spiega una fonte autorevole del Comune – siamo vicini ai balneari e ci rendiamo conto delle loro preoccupazioni ma per evitare di fare errori abbiamo dovuto rivalutare la situazione, alla luce dei cambiamenti climatici e delle accelerazioni del fenomeno erosivo”.