L’infortunio sul lavoro è una situazione in cui un dipendente ha avuto un incidente, ma occorre quantificare la colpa della ditta o dell’ambiente di lavoro e il danno fisico e morale del dipendente stesso. In questi anni c’è stata una modifica della normativa, tant’è che anche le quote in denaro del risarcimento sono molto diminuite e vengono calcolate in base a: età del dipendente, tipo di lavoro, eventuale carriera lavorativa, contratto, esperienza e doveri della ditta o del datore di lavoro.

In effetti non è una situazione piacevole. Fino agli anni 2000 i risarcimenti erano molto più alti ed erano eseguiti in base a dei parametri “molto vaghi”. Per esempio una persona si rompeva una gamba, era possibile arrivare ad un risarcimento di oltre i 50.000 €. Oggi invece, tra le nuove tabelle e i tanti controlli e parametri diversi di analisi della situazione, si arriva appena a 15.000 €.

Naturalmente noi stiamo dando degli esempi che chiariscono che è importante, per richiedere un Risarcimento danni per infortunio, fare delle procedure legali immediate già dai primi 3 giorni dall’incidente. La ditta potrebbe addirittura non avere colpa e quindi il risarcimento viene ulteriormente decurtato.

PRATICHE PER QUANTIFICARE L’INFORTUNIO

Siccome gli infortuni sono sottoposti ad una serie di calcoli che quantificano il danno personale, fisico e morale della vittima, dobbiamo sottolineare che è importante farsi seguire immediatamente da parte di un legale. Infatti solo tramite un avvocato specializzato in questo settore avrete la possibilità di far valere i vostri diritti. Essi possono immediatamente mettersi in contatto con l’INAIL e con gli enti di supporto per la sicurezza sul lavoro. Sono gli unici che potranno poi garantire una serie di documentazioni che verifichino la situazione veritiera dell’infortunio.

Le pratiche che si debbono fare per rendere “valido” l’infortunio, sono tutti referti medici. Nel senso che la vittima di un incidente deve fare tutti i controlli medici che possano quantificare il danno iniziale. Purtroppo, se si parla di fratture ossee oppure di operazioni interne, è normale che ci siano dei tempi lunghi di guarigione, ma persino le lastre, fisioterapia e qualsiasi cosa sia legata alla propria salute e dipenda dall’infortunio, diventa un elemento da presentare in causa.

Durante la causa per il risarcimento, che può durare anche qualche anno, è necessario che ci siano tutti i documenti che verifichino la situazione.

Risarcimento danni, le nuove regole

Per avere il risarcimento danni a causa di un incidente sul lavoro o per un infortunio, dovete sottostare alle nuove richieste che riguardano appunto i parametri decisi da parte dello Stato. Esso tiene in considerazione l’età. Se l’operaio è molto giovane potrà guarire totalmente e questo comporta un forte abbassamento della quota del risarcimento. Il danno si quantifica esclusivamente per problemi che porterà in futuro, ma non nell’immediato. Diciamo che grazie a queste “schede” dove ci sono appunto diversi elementi che determinano poi la spesa finale, non è che si ha la possibilità di avere un risarcimento molto alto se non si viene seguiti da un valido avvocato che possa mettere in chiaro persino il danno morale e personale emotivo.