Le auto o altri veicoli che sono a due ruote, classificate con libretto di circolazione, non sono da considerarsi come elettrodomestici oppure come ammassi di metallo. Essi costituiscono una immondizia che deve essere gestita in modo ecosostenibile per evitare che inquini e dove si debbono recuperare alcuni materiali.
Cerchiamo di “sezionare” un’auto. Essa è composta all’esterno dalla carrozzeria che è di metallo, nelle nuove tipologie gli esterni sono in plastica dura o PVC, come capita nelle smart, ma che sono comunque elementi riciclabili. Ci sono poi gli interni costituiti dai sedili e dai volanti o cruscotti. Sia l’interno che l’esterno sono totalmente recuperabili. Anche tanti ingranaggi e componenti che costituiscono gli impianti del motore, frenante e combustione vengono recuperati durante la demolizione. Arriviamo però al “cuore” del veicolo. Tutto quello che deve gestire e trattare il combustibile, quale benzina o diesel, oppure che sono immersi nell’olio, diventano inquinanti.
Purtroppo l’auto funziona con una combustione e quindi le componenti o parti che vengono a contatto o bruciano, per anni ed anni, questi elementi, cioè benzina e diesel, tendono a inquinarsi internamente. A contatto con l’esterno sono in grado di inquinare terreni e falde acquifere, uccidere microrganismi oppure animali di grande taglia. Perfino la vegetazione subisce un “avvelenamento”. Ecco come mai le vetture debbono essere rottamate e poi demolite in centri specializzati.
COME BUTTARE VIA UN’AUTO VECCHIA?
Nel momento in cui una vettura viene immatricolata, quindi esce dal Concessionario, gli si crea una “identità” di circolazione. Il libretto di circolazione identifica il proprietario e tutte le manutenzioni o i controlli che sono eseguiti per riuscire a garantire un funzionamento che sia poco inquinante.
Quando l’auto invecchia si può: rompere, non essere funzionante o funzionare male, non circolante o altamente inquinante. Quindi la procedura che si segue è quella della rottamazione.
Prima di demolirla è necessario eliminare la sua “identità”, cioè il libretto di circolazione. Per farlo si seguono delle procedure che potete fare direttamente in qualsiasi centro di demolizione specializzato. Dopo trascorso un periodo di 30 giorni, in cui la motorizzazione esegue la radiazione, si potrà demolire.
Come avere rottamazione senza spendere un euro
Sia la procedura di rottamazione che poi la demolizione richiede un pagamento. Il proprietario della vettura è costretto a pagare delle tasse e bolli che permettono di seguire le procedure. Oltre a questo c’è il trasporto del veicolo non più circolante, presso il centro di demolizione. Tale spesa di trasporto è a carico del cliente.
Oggi però ci sono molti professionisti e perfino gli stessi centri di rottamazione che effettuano una Rottamazione e ritiro a domicilio gratuita purché il cliente non avanzi poi eventuali richieste di possesso del veicolo di cui si deve liberare. Il discorso è semplice. Tutto quello che riguarda la spesa di pratica o iter burocratico, di trasporto e poi i costi di smaltimento, vengono pagati direttamente dal professionista che offre tale servizio. Il cliente quindi ha un doppio beneficio: quello di non spendere un euro per nulla e liberarsi o buttare via definitivamente l’auto che non funziona più.