Mancavano pochi minuti alle 6.00. Maurizio stava andando al lavoro a Fregene. Mentre passava su via della Veneziana a poche decine di metri distanza sull’attraversamento pedonale rialzato dove si trovano i varchi ha visto passare quattro lupi di discrete dimensioni. “Venivano dalla parte della lecceta – racconta – diciamo dalla zona del Parco Avventura sono passati nel campo opposto quello accanto all’oasi di Macchiagrande del WWF. Quando li ho illuminati con i fari si sono abbassati e hanno aumentato l’andatura. Erano certamente lupi, li conosco, di colore bruno, non ne ho visti neri”.
La presenza dei lupi sul territorio è ormai consolidata, c’è una colonia fissa all’interno di Macchiagrande e un’altra sul lungomare di Maccarese nella zona conosciuta come “Cesolina”. Da qualche anno sono fissi nell’oasi, come si è visto dalle immagini delle fototrappole che li hanno ripresi mentre inseguono i daini, la loro preda preferita. Il 12 dicembre un altro daino sbranato anche nel Parco Biolcati.
Del resto il numero di questi animali sbranati negli ultimi mesi non ammette dubbi. Nella stessa lecceta all’interno del bosco era già stato avvistato qualche mese fa quello che poteva sembrare un lupo. Ma era stato visto tra la vegetazione e poteva anche essere un cane. Quelli che hanno attraversato in via della Veneziana, invece, sono un branco vero, come quello filmato nel gennaio 2022 (nella foto) da un operaio della Maccarese dalle parti di viale Maria. Erano in cinque, ripresi di notte dietro alle stalle di Maccarese. Nella prima inquadratura se ne vedevano due, probabilmente i genitori, poi dietro seguivano altri tre.
Dal 2021 c’erano stati i primi segnali del loro passaggio nell’Oasi di Macchiagrande. “La presenza del daino dal periodo della pandemia ha visto un sensibile incremento nell’area litoranea tanto da attirare anche il lupo come suo naturale predatore – spiega Andrea Rinelli, direttore oasi WWF del litorale romano – La predazione avviene ormai da due anni in maniera continuativa anche dentro le due Oasi di Macchiagrande e quella Bosco Foce dell’Arrone, dietro al Villaggio dei Pescatori”
La presenza dei lupi non deve allarmare, la loro convivenza con l’uomo è possibile, con le dovute cautele del caso. “Da anni – spiega Alessia De Lorenzis, responsabile della Lipu di Castel di Guido, dove si è insediata la prima colonia – i lupi sono tornati in maniera naturale nei nostri territori. Appartengono alla nostra cultura e mantengono gli ecosistemi sani e ricchi, anche se sono ancora minacciati dal bracconaggio e dalle auto”.