Gli impianti di riscaldamento sono importanti in pieno inverno perché le temperature crollano, diventando rigide. Il dispositivo di riscaldamento più diffuso è la caldaia che esegue una combustione per creare calore. Ci sono gli impianti idraulici e quelli ad aria. La caldaia ad aria viene, erroneamente, lo sottolineiamo, scambiata con la funzionalità del condizionatore o climatizzatore, ma non è così. Essa non va a riscaldare l’aria, come appunto fanno questi due dispositivi elettrici, ma la riesce a bruciare. La differenza è nella qualità del riscaldamento che è molto più efficace e durevole. L’aria che viene riscaldata tende a conservare l’umidità e questo la fa raffreddare prima rispetto a quella che invece viene bruciata.

La caldaia con sistema idraulico è molto più efficace poiché essa riscalda l’acqua in modo che arrivi nei termosifoni. Essi iniziano quindi a rilasciare il calore che secca l’umidità poiché è un sistema diffusione del calore. Dunque le temperature rimangono calde per molto più tempo ed infatti è consigliato come impianti di riscaldamento.

In entrambe le tipologie di caldaie ritroviamo che esse funzionano con sistema di bruciatura. C’è una fiamma al suo interno e del combustibile che viene introdotto in modo da continuare la combustione. Il calore si sviluppa continuamente e in modo uniforme. Però non va dimenticato che dove c’è una combustione c’è sempre del fumo. La caldaia ha quindi bisogno di manutenzioni, pulizie e controlli.

CALDAIA PIENA DI FUMI

La Caldaia e controllo fumi è necessario per prevenire problemi di funzionamento e per mantenere alte le prestazioni di questo dispositivo. Fuliggini e ceneri sono da considerarsi delle polveri sottili che purtroppo sono intossicanti per l’organismo e urticanti per occhi o vie respiratorie. Esse rimangono all’interno della caldaia e nelle canne fumarie. Nel corso dei giorni e dei mesi iniziano a creare degli strati che diminuiscono lo spazio di fuoriuscita dei fumi.

Un problema piuttosto comune è quello che riguarda appunto il ritorno dei fumi oppure i fumi rimangono all’interno della caldaia riempiendola. Non essendoci più ossigeno la fiamma si spegne e il dispositivo va in blocco di sicurezza, impedendo quindi il riavvio.

Quando essa è piena di fumi, situazione che capita molto spesso durante il mese, non dovete aspettare oltre e si deve chiamare un tecnico che effettui poi la manutenzione. Vale a dire la pulizia delle canne fumarie e di tutto il sistema interno.

Controllo prestazioni caldaia

I fumi della caldaia si controllano sia perché è obbligatorio per legge, poiché essi debbono essere poco inquinanti, quindi contenere una ridotta quantità di anidride carbonica e polveri sottili, ma anche per controllare le prestazioni della caldaia stessa. La qualità di combustione, cioè la velocità di bruciatura, si calcola in base alle rimanenze di cenere o fuliggini che ci sono all’interno dei fumi. Più essi si presentano chiari e molto arieggiati e migliore è il funzionamento della caldaia stessa.

Da queste analisi, che vengono eseguite da parte di tecnici con dei dispositivi specializzati, si riesce a determinate di quali manutenzioni ha bisogno la caldaia. Dunque è per questo che è bene farli.