Si è svolto il 19 aprile il convegno sullo sviluppo edilizio e urbanistico, organizzato dall’assessore all’Edilizia Angelo Caroccia. Il quale in apertura dei lavori ha sottolineato “l’importanza di rivedere un piano regolatore nell’interesse di tutti, in armonia con l’ambiente e che tenga conto dello sviluppo territoriale e demografico subito dalla città negli ultimi 30 anni”. Al centro del convegno anche i vincoli dell’Autorità di Bacino e la modifica della legge regionale 12/2024,una variante promossa da Laura Corrotti, presidente della Commissione Urbanistica della Regione Lazio, presente all’incontro.
“I temi dello sviluppo urbanistico ed edilizio – ha sottolineatoil sindaco Mario Baccini durante il suo intervento – rappresentano il codice genetico del futuro e del passato della nostra città e per questo il mio pensiero va ai padri costituenti che hanno superato le casacche dei partiti per il bene del territorio. Fiumicino è considerata come un paese ma ha l’aspirazione di essere città, condizione che ci è stata negata per tanto tempo perché si è pensato che fosse sufficiente rimanere la ‘dependance dell’aeroporto’. Fiumicino diventerà veramente città solo se ce lo riconoscono e questo processo è possibile esclusivamente attraverso la politica, altrimenti ci dovremmo accontentare di governare facendo qualche intervento ma senza realizzare mai nulla che concretamente possa dare slancio alla nostra realtà”.
Il sindaco ha chiuso il dibattito dopo aver ascoltato i pareri dei dirigenti delle aree Urbanistica ed Edilizia, Massimo Guidi e Riccardo Dati, dell’Onorevole Corrotti, del professor Enrico Michetti, presidente della Gazzetta Amministrativa, del Consigliere comunale Giuseppe Picciano, presidente della Commissione Urbanistica e del Presidente dell’Aspesi Ing. Paolo Buzzetti.
“L’amministrazione punta a far si che le ricchezze sviluppate dalle grandi aziende presenti sul territorio, vengano condivise con il Comune – ha aggiunto il sindaco – e si trasformino in un’opportunità anche per la città. Aiuteremo le imprese a svilupparsi ma i loro investimenti dovranno essere compatibili con le vocazioni naturali della città quali: la blue economy, il mare, la flotta peschereccia, la portualità , la cantieristica, la green economy, l’agricoltura, senza dimenticare l’economia del cielo sviluppatasi grazie alla presenza dell’aeroporto che, in base alle previsioni, vedrà, nei prossimi anni raddoppiare il numero dei passeggeri”.
“Anche noi in parallelo – ha proseguito Baccini – per poter beneficiare di questa ricchezza in termini di servizi e qualità della vita, rivedremo il regolamento edilizio non per consentire agli ‘imprenditori del mattone’ di costruire di più, ma con l’obiettivo di creare una ‘politica dell’abitare’ dove la qualità della vita dei residenti sia al primo posto. Sarà un regolamento a sostegno di un’edilizia green, per la sostenibilità energetica e dobbiamo trovare le giuste compensazioni a favore di chi sceglierà di realizzare una struttura ‘verde’ che tenga conto di tutte le norme sulla conversione energetica.La città di Fiumicino è passata da meno di 40mila abitanti a circa 84mila e la popolazione aumenta di 1.000/1.500 persone l’anno, in controtendenza col dato nazionale”.
“Da qui la necessità di rivedere il piano regolatore ormai obsoleto – spiega il sindaco – stiamo progettando la prima conferenza urbanistica della nostra città, in cui vi indicheremo le categorie, i tecnici gli imprenditori, i cittadini, le associazioni, i costruttori per decidere insieme le strategie migliori e orientare la nostra città verso il futuro. Una città per molto tempo teatro di annunci di opere incompiute, come l’ospedale di prossimità, sul quale siamo intervenuti direttamente aprendo un dialogo con la Regione Lazio che, per la prima volta, ha inserito il finanziamento per la realizzazione. O ‘l’Auditorium del Mare’ per il quale abbiamo ereditato una situazione non di semplice gestione. Tutte opere annunciate. Noi abbiamo rimesso in moto iniziative importanti e definito situazioni centrali, come quella di portare la Fiumicino Tributi in House. Un’ azienda importante, la cassaforte della nostra città grazie alla quale abbiamo recuperato milioni di euro che serviranno anche per realizzare opere pubbliche. Stiamo riprogrammando un riassetto generale della città, nel rispetto delle tradizioni e delle vocazioni naturali del territorio”.
Le straordinarie potenzialità archeologiche e paesaggistiche di cui disponiamo, saranno valorizzate e rimesse al centro dell’economia – conclude il primo cittadino – L’obiettivo è quello di creare alternative per i turisti e invitarli a scegliere di rimanere a Fiumicino per più notti e non solo per il tempo del volo aereo. Ripristineremo la navigabilità del Tevere e stiamo ideando un progetto per la realizzazione di due hub di connessione tra Fiumicino e Ponte Marconi per via fluviale. Inoltre presenteremo un progetto di rigenerazione urbana per il rifacimento del Lungomare della Salute di Fiumicino. Sottolineo l’occasione della variante croceristica per il progetto del porto turistico che prevede un grande parco, la ristrutturazione dei bilancioni e del faro, una nuova viabilità. Qualora non si facesse si ritornerà comunque al vecchio progetto, sicuramente molto meno ecosostenibile e che annuncia la costruzione di 15 palazzine, senza avere neanche la possibilità di partecipare alle decisioni che verranno prese sul futuro del nostro territorio. Arrivati a questo punto, non esiste un’opzione zero”.