Le orecchie “sventola”, un orecchio più esterno dell’altro, padiglioni grandi oppure forme strane, sono inestetiche. Chiunque soffra di uno di questi problemi tende a nascondersi oppure a controllarle continuamente. Magari non prestiamo particolare attenzione alla bellezza delle orecchie perché non soffriamo di alcuna anomalia, ma chi invece ha questi “difetti”, va incontro ad una diminuzione dell’autostima.

Nei tanti trattamenti estetici vediamo che è possibile occuparsi anche della bellezza di questa parte del volto. Esistono le operazioni chirurgiche, che interessano gli adulti, e quelle non chirurgiche, adatte ai bambini e adulti.

La differenza è che negli adulti, quando il difetto non è stato corretto già da piccini, intorno ai 5/6 anni, si ha una struttura del padiglione ben definita. In molti casi è necessario quindi intervenire con una ricostruzione di otoplastica. Mentre nei bambini è più facile intervenire in modo che, nella fase di sviluppo, l’orecchio non tenda a peggiorare la sua condizione. Poi ci sono gli adulti che non hanno delle orecchie accentuate e in cui è possibile intervenire lo stesso con un Otoplastica non chirurgica.

OTOPLASTICA CORRETTIVA

L’otoplastica è rimodellante, cioè con la costruzione o modellazione delle orecchie, oppure correttiva.

Negli interventi non chirurgici si può intervenire con: cerotti al silicone, fascette elastiche, metodo auri (pinza da applicare durante la notte) e infine c’è l’intervento più efficace che avviene con i fili di trazione.

Ogni metodo elencato si utilizza in base al difetto delle orecchie che si hanno e all’età. Nei soggetti dai 3 mesi fino ai 4 anni, si può intervenire con pinze e fasce elastiche. Qui ci si ritrova ad avere un corpo che ancora si sta formando e di conseguenza è più facile correggere la forma delle orecchie. Mentre nei soggetti che hanno dai 4 anni fino agli 8 anni si usano sia le fascette, ma soprattutto i cerotti in silicone.

Tuttavia, in caso il difetto interessa la cartilagine del padiglione, che è poi la componente più dura, si possono usare i fili di trazione. Questo intervento è sicuramente la più efficace e permette di non avere dei lunghi tempi di guarigione. Inoltre è consigliato per persone adulte che vogliono un effetto definitivo senza però subire un’operazione a tutti gli effetti.

Operazioni non chirurgica orecchie

L’applicazione dei fili di trazione ha una sua procedura da seguire in anestesia locale che avviene in meno di mezz’ora. Rivoltevi a dei professionisti dell’otoplastica che hanno studi adibiti a questo tipo di intervento.

Il chirurgo deve eseguire due tagli. Il primo è nella parte della cute collegata alla testa. Mentre la seconda è dietro l’orecchio. C’è poi uno scollamento della pelle dove si deve inserire il filo di trazione. Esso è aggrappante e si fissa in modo da tirare l’orecchio e quindi farlo aderire al capo eliminando la forma di “orecchie a sventola”, vale a dire del padiglione che “spara” verso l’esterno.

Si cuciono i taglietti e l’operazione è terminata. Alcuni fili di trazione sono riassorbibili dall’organismo ed hanno una durata di 14 mesi. Essi sono usati in modo da garantire una correzione. Poi ci sono quelli fissi, compatibili con l’organismo, e che rimangono in modo permanente.