Un funerale è una cerimonia che si deve seguire in modo da procedere sia per vie legali che per quelle organizzative e cerimoniali. Partecipando ad un rito funebre vediamo prettamente il rituale religioso, la camera ardente oppure gli addobbi floreali. In chiesa, per chi richiede la messa, ci sono addobbi e le candele oltre al feretro che viene accompagnato da decorazioni varie.

Prima di arrivare all’evento del rituale vero e proprio, ci sono delle pratiche legali da seguire. Le agenzie funebri rilasciano, come servizio, quello del disbrigo delle pratiche legali. Da un lato possiamo notare che documenti e richieste varie si possono presentare da soli, nel senso che il coniuge o il parente più prossimo, può presentarle da solo presso l’ufficio dell’anagrafe nel proprio Comune di pertinenza.

Tuttavia alcune richieste sono piuttosto complesse e possono rallentare o addirittura bloccare il funerale poiché non è stato denunciato, in modo corretto, la morte del defunto.

Gli Aspetti legali funerale variano in base alla causa e al luogo del decesso, quindi fate attenzione a non incappare in alcuni aspetti burocratici che sono infidi e che purtroppo non conoscete.

COME SI CERTIFICA IL DECESSO

Per procedere ad una sepoltura è necessario che ci sia una dichiarazione che affermi la morte del soggetto. Sembra paradossale, ma occorre denunciare che il defunto è appunto defunto. Se la morte sopraggiunge in casa si deve contattare il medico di famiglia che andrà a certificare l’avvenuto decesso. Qui si ha una dichiarazione certificata e legale compilata esclusivamente dal medico di famiglia o medico curante.

Se il soggetto muovere in ospedale o casa di riposo, allora è la direzione sanitaria del presidio della struttura medica a dover rilasciare il certificato e la causa.

La morte accidentale che avviene al di fuori del Comune di residenza oppure per incidenti di vario genere, richiede l’intervento dell’autorità giudiziaria. Attenzione però. Se avviene un incidente, allora si contatta l’ambulanza e il cadavere viene trasportato al più vicino ospedale dove ci sarà l’ispezione. Mentre una morte avvenuta per un attacco cardiaco al di fuori del Comune di residenza richiede il trasporto nel più vicino ospedale e non nell’ospedale del vostro Comune. Capita che i coniugi vogliamo trasportarlo nell’ospedale del proprio Comune, dato che trascorrono alcuni giorni per il ritiro della salma. Questo complica la richiesta di decesso perché sarà necessario far intervenire le autorità competenti e spiegare i motivi di tale decisione. Ci sarà poi l’autopsia e quindi i tempi del funerale si allungano.

Attesa 24 ore dal decesso

Per seppellire il defunto è obbligatorio, per legge, aspettare 24 ore dal decesso. In questo lasso di tempo è poi necessario presentare tutti i documenti per poter svolgere il funerale e quindi fare la sepoltura o tumulazione.

Non è assolutamente obbligatorio aspettare 3 giorni. Questa è una tradizione. Però è vero che in alcune situazioni, per esempio quando ci sono allungamenti nel rilascio dei permessi oppure c’è sabato e domenica di mezzo, potrebbe essere necessario aspettare questo lasso di tempo. In caso si superano i 3 giorni è necessario contattare le pompe funebri e pagare la conservazione in obitorio dove la salma viene messa in luoghi a bassa temperatura per rallentare ed evitare la decomposizione.