È successo martedì sera quando nella Piazzetta di viale Nettuno c’erano almeno duecento giovani. Intorno alle 23.00 un ragazzo straniero, forse egiziano, ha avuto un diverbio con una ragazza. C’è chi dice che fosse la fidanzata, comunque prima l’ha spintonata per poi prenderla violentemente a schiaffi in mezzo alla strada.

Alcuni adulti presenti hanno visto la scena e sono intervenuti, dicendogli di smetterla. La storia sembrava finita lì, ma poco dopo il ragazzo, nemmeno ventenne, è tornato con due amici, tutti e tre sembravano su di giri. Uno di questi si è rivolto a uno dei due adulti che erano in viale Nettuno fermo davanti alla sua bicicletta e gli ha detto: “Tu perché hai alzato le mani sul mio amico?”. “Non ho alzato nessuna mano, gli ho solo detto di smetterla”, la replica.

“Una risposta normale – racconta Paolo presente alla scena – evidentemente avevano già deciso di passare alle mani. Si sono tolti tutti e tre le magliette, se le sono arrotolate intorno all’avambraccio. Temevamo tirassero fuori dei coltelli, invece uno teneva qualcosa in mano, sembrava la custodia con dentro il triangolo dell’auto. Un altro aveva un oggetto strano. Si sono avvicinati all’uomo, ma questo ha sollevato la bicicletta come per tirargliela. Allora sono andati dall’altro che era al suo fianco che aveva il monopattino, lo ha preso dal manubrio e per difedersi lo ha roteato davanti sfiorando il terzetto”.

Nel frattempo i ragazzi intorno della Piazzetta si sono avvicinati al gruppo e hanno preso a inveire contro i tre che a quel punto hanno capito che si stava mettendo male e si sono spostati. Ma sarebbero rimasti sulla strada, facendo avanti e indietro spavaldi e minacciando gli altri ragazzi. Secondo alcuni testimoni nell’auto avevano anche dei coltelli.

“C’è stato un fuggi fuggi – racconta il titolare di un locale – qualcuno entrava dentro la nostra sala, altri li seguivano a distanza e ha fatto la foto dell’auto, una Panda. Poco dopo sono arrivati i Carabinieri che hanno tentato di individuare il terzetto e sono ora sulle loro tracce, anche visionando le telecamere presenti.

C’è mancato poco per far scattare la rissa e con quella guai peggiori, perché alle volte basta poco per provocare danni irreversibili, anche solo sbattendo la testa a terra. Siamo alle solite, tutti chiedono maggiori controlli, specie i genitori dei ragazzi, come i commercianti o i residenti che abitano intorno alla Piazzetta, ma la risposta è sempre la stessa: “Non ci sono gli organici per mantenere tutte le sere i servizi”. Che si trovano sempre, però, dopo che succede qualcosa di grave.