Ieri, giovedì 21 maggio, è venuto a mancare Claudio Ferretti. Molti lo avranno conosciuto personalmente in una delle conferenze che ha donato alla Biblioteca Gino Pallotta durante questi anni, altri già lo conoscevano per i suoi trascorsi professionali.
Claudio Ferretti, giornalista e scrittore, da molti anni aveva scelto di vivere a Fregene. Aveva lasciato Roma e si era trasferito qui con la sua famiglia. Di Fregene ha amato tutto, e guai a chi, a volte, ne citava i difetti. Per Claudio ogni cosa era bella: il mare, le spiagge, la pineta, le strade, il cibo, la gente, il suo buen retiro.
E’ stato uno dei grandi professionisti del giornalismo italiano. Ha lavorato in Rai per 40 anni prima come radiocronista sportivo, poi in televisione dove ha condotto il TG3 di Sandro Curzi dove è stato capo della redazione sportiva. Ha avuto un’attività poliedrica: ideatore di rubriche (Telesogni, Anni Azzurri, L’una italiana,…), ha condotto Tutto il calcio minuto per minuto, E’ quasi goal con Sandro Ciotti, Il processo alla Tappa, tanto per citare alcuni dei suoi cavalli di battaglia. E’ stato autore di saggi tra i quali due storie sulla Rai Mamma Rai e RicordeRai; oltre all’Enciclopedia “Garzantina” dello sport, Telesogni dalla a alla z, La vita è tutto un quiz.
Vogliamo partecipare a tutti la nostra tristezza per aver perso un grande amico, sia personale che della biblioteca, ricordandovi alcuni degli incontri che ci ha donato: nel 2014 con Piero Badaloni ha presentato il suo libro RicordeRai, 90 anni di radio, 60 di tv; nel 2015, Claudio ha ideato l’iniziativa Storia della Televisione in tre puntate, per raccontare al pubblico di Fregene la storia della tv italiana, invitando in biblioteca molti personaggi famosi da Fabrizio Frizzi a Enrico Lucci, a Riccardo Cucchi.
Poi, dal 2016, ci ha regalato, insieme all’esperto di cinema Marco Castrichella, una serie di conferenze sul cinema, di cui Claudio era profondo estimatore: Uno sceicco a Fregene, Nero Americano, Hitchcock, Viaggio nel Musical, La corazzata Potemkin, ecc. Lascia la moglie Giulia Manca di Mores, bibliotecaria della nostra biblioteca, gli amatissimi figli Paolo, Susanna e Silvia, anche lei bibliotecaria della Gino Pallotta.
Lo staff della Biblioteca Pallotta