“Gli AEC/OEPA di Fiumicino sono ancora una volta costretti allo stato di agitazione, con conseguente sciopero nei prossimi giorni. Lo stato di agitazione di un sindacato è il tentativo di intraprendere un percorso di trattativa finalizzato sempre alla sottoscrizione di un accordo tra le parti; normalmente lo si indice quando le trattative subiscono uno stallo per un atteggiamento della controparte Azienda, volutamente ostacolante  con le richieste di parte sindacale; in questo modo ci si augura di convincere l’Azienda a riprendere le trattative.

Se le trattative non verranno riprese dall’azienda o dall’ente appaltante ovvero il Comune, dopo dieci giorni, a partire da quando viene comunicato alle parti interessate, si indice lo sciopero. Abbiamo Aspettato e Sperato che L’assessora alle Politiche Sociali e il presidente della Commissione Sociale e Lavoro, così come promessoci il 7 aprile scorso, si facessero avanti per aiutarci a risolvere la nostra situazione, a dir poco degradante, a livello umano e psicologico!

Ci siamo ritrovati nuovamente a essere ignorati totalmente! Non una sola risposta! A questo punto,  così come “promesso”, abbiamo deciso di intraprendere una strada diversa:
Basta pazienza e buone maniere!
Basta prima il dovere lavorativo!
Basta essere presi in giro!
Vogliamo che i nostri diritti vengano rispettati!
E se l’ unica via è lo sciopero ben venga anche questo!

Anche in questa occasione ringraziamo della poca sensibilità dimostrataci, visto che lo sciopero per noi significa una perdita ulteriore di introito , su uno stipendio già di suo che rasenta la povertà! Noi andiamo avanti e continueremo questa lotta fino a quando non ci ascolteranno! Useremo qualsiasi mezzo lecito per far emergere tutta questa situazione,  arriveremo anche a coinvolgere la televisione se sarà necessario, perché i problemi che noi viviamo con questi trattamenti economici, ci stanno mettendo in ginocchio!

Abbiamo delle famiglie da mantenere! Abbiamo una dignità da difendere! Offriamo un servizio essenziale nelle scuole portato avanti con professionalità, amore e impegno costante, ripagato con stipendi da fame (7 euro l’ora) e trattamenti disumani, come il non avere diritto al pasto durante le otto ore lavorative!

Non avere diritto alla pausa! Non avere il riconoscimento dell’ intero monte ore con le chiusure delle scuole! E ancor peggio il congelamento dei contratti nei mesi estivi con conseguente stipendio bloccato! Come se noi non avessimo spese o non mangiassimo durante l’ estate! Sono anni che chiediamo durante i mesi estivi, di poter essere integrati in progetti di laboratori, o progetti atti a poter proseguire il lavoro sull’autonomia per i ragazzi che seguiamo.

Questo ci permetterebbe di non perdere il contatto e i progressi ottenuti con il lavoro duro fatto nei precedenti nove mesi scolastici che praticamente si annulla con il distacco prolungato dalla nostra figura,  e per poter avere anche in questi periodi di che vivere. Sono anni che chiediamo la reinternalizzazione del nostro servizio/lavoro.

E poi leggiamo che il sindaco Montino dichiara: “L’attenzione che questa amministrazione riserva alle scuole non conosce sosta!”. Beh sindaco, vogliamo ricordarle che noi AEC/OEPA  lavoriamo nelle scuole ma fino a oggi non abbiamo avuto mai né la sua di attenzione, né quella dei suoi Assessori preposti al comparto scuole, sociale, e lavoro.

E questo è grave! Vogliamo ricordarvi che il vicino Comune di Roma, ha riconosciuto ai suoi AEC/OEPA l’intero monte orario, ovvero il 100% della retribuzione! E che si sta muovendo per la reinternalizzazione del servizio!

Avete la possibilità di riaprire un dialogo con noi entro il 3 maggio, prima che inizi una vera e propria “guerra”…
Per una volta stupiteci ! Non confermate di nuovo la vostra mancanza di sensibilità verso la nostra categoria!

AEC/OEPA Fiumicino