Sul tema dello sviluppo dell’aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci”, interviene il Comitato FuoriPista con una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

La lettera

Gentile Presidente Francesco Rocca,

chi le scrive è il Comitato FuoriPista, composto da cittadini di Fiumicino che da oltre dieci anni si occupano delle questioni relative alla presenza dell’Aeroporto Leonardo da Vinci, costituitosi nel 2012 contro il progetto di Raddoppio di Fiumicino Nord.

Abbiamo letto con sorpresa le sue dichiarazione (riportate dalla stampa il 5 febbraio scorso) sulla possibile espansione territoriale dell’aeroporto di Fiumicino, dichiarazioni che sono in contraddizione con il suo programma elettorale che non prevedeva alcuno sviluppo dell’aeroporto al di fuori dell’attuale sedime.

Del resto, tale ipotesi è ormai tecnicamente impraticabile sia per la bocciatura del progetto presentato alla Commissione VIA (con il DM 179 del 21-08-2020 il Ministero Ambiente ed il Ministero dei Beni Culturali, di concerto, hanno espresso giudizio negativo sulla compatibilità ambientale del “Master Plan 2030” dell’aeroporto di Fiumicino, presentato da ENAC a febbraio 2017)  che resa impossibile legalmente data la sentenza 2114 del 12-3-21, con la quale il TAR Lazio ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da ENAC e ADR,  sia contro il DM 272 del 24-10-2013 del Ministero dell’Ambiente che definiva la “nuova perimetrazione della Riserva Naturale del Litorale Romano” che contro il DM 179 21-8-20.

Riguardo alla presunta saturazione dell’aeroporto, questa è ben lungi dall’essere raggiunta, infatti l’incremento del numero dei passeggeri (nel 2024 circa 49 mni) viene assorbito sostanzialmente grazie al miglioramento del tasso di riempimento degli aerei. La crescita del +13% registrato in 5 anni (dato del 2024 rispetto al 2019) è stata conseguita con un numero di movimenti (315.597) analogo a quello del 2006, quando il numero di p/a fu poco più di 30 mni (fonte Aeroporti 2030). Del resto è lo stesso AD M. Troncone ad aver dichiarato che utilizzando meglio gli orari delle fasce d traffico e il riempimento degli aerei l’aeroporto è in grado di assorbire fino a 70 milioni di passeggeri; peraltro senza produrre altro consumo di suolo e ulteriore inquinamento. Infine, il nostro Comitato ha dimostrato che è possibile incrementare su FCO il numero di movimenti annui sino ad almeno 450.000, ottimizzando le procedure di atterraggio /decollo dalle attuali 3 piste.

Non c’è quindi alcuna ragione che giustifichi una eventuale quarta pista.

Rammentiamo inoltre che Fiumicino è l’unico grande scalo internazionale ad avere al suo interno il traffico low cost e che fino ad oggi non è stata prevista un’altra soluzione per i voli spostati da Ciampino (a cui è dovuto principalmente l’incremento dei passeggeri degli ultimi anni). La presenza delle compagnie low cost, ha già causato un rilevante danno economico, prima a Alitalia e poi a ITA (oltre che alla qualità del lavoro dentro l’aeroporto) per la sleale concorrenza al ribasso esercitata nei fatti: perché lo stesso non potrebbe avvenire contro Lufthansa?

L’ipotesi di un aeroporto laziale dedicato alle low cost è una delle richieste che come Comitato FuoriPista sosteniamo da tempo. Per questo apprezziamo la sua apertura alla realizzazione di un terzo aeroporto del Lazio. Nell’ottica di uno sviluppo sinergico della nostra regione, un nuovo scalo nel Lazio, destinato principalmente alle compagnie low cost, oltre ad avere un ritorno economico-occupazionale per i territori che verranno coinvolti e ad oggi esclusi da questo mercato, garantirebbe un grande vantaggio  per Fiumicino, in quanto consentirebbe allo  di destinare molti più slot – oggi utilizzati dalle compagnie low cost principalmente per voli a corto raggio – ai ben più redditizi voli long haul, aumentando significativamente il traffico passeggeri con l’utilizzo degli aeromobili wide-body da lungo raggio. Questo rafforzerà ulteriormente la vocazione intercontinentale di Fiumicino consentendogli di attestarsi, come auspicato anche dall’AD di ITA Eberhart, ad hub di riferimento nel Sud-Europa.

 Ci domandiamo se l’insistenza di Adr a voler procedere ad una espansione territoriale di Fiumicino non sia dovuta solo ad una visione monopolistica del traffico laziale, ma al fatto che la costruzione della quarta pista potrebbe giustificare ADR nel continuare a incassare l’incremento della tassa di imbarco pur non potendo più procedere alle opere di Fiumicino Nord (Raddoppio: bocciato) per le quali l’incremento della tassa era finalizzato. Ora per la sola quarta pista AdR prevede di spendere gli stessi 9 miliardi programmati per l’intero progetto di Fiumicino Nord!

Infine ma non per ultimo, ci aspettiamo che Lei, come Presidente della Ragione Lazio e data la sua esperienza particolare in campo sanitario assuma il compito di indagare  sullo stato di salute dei cittadini che vivono nel dintorno aeroportuale di uno scalo, che da solo, assorbe la metà dei voli di tutta Italia, considerato che il Lazio, a differenza di altre regioni, non ha mai condotto indagini epidemiologiche sulle conseguenze dell’inquinamento aeroportuale sulla salute degli abitanti del territorio di Fiumicino.

Le chiediamo cortesemente un incontro prima che qualsiasi decisione in merito al sistema aeroportuale laziale venga presa, anche considerando che per le nuove opere la legge europea prevede ormai da tempo le richieste di Valutazioni di Impatto a lungo termine sull’ambiente e sulla salute da parte degli organi competenti.

Nel salutarLa cordialmente, la ringraziamo per l’attenzione e ci rendiamo disponibili a fornire eventuale ulteriore documentazione.

Comitato FuoriPista