Nelle scorse ore sono stati molti gli alberi caduti nel Comune di Fiumicino, soprattutto alberi di pino (Pinus pinea) schiantati a terra per il forte vento a Fregene. C’è da sottolineare che, seppur gli eventi meteorologici dell’ultimo periodo sono stati eccezionali, gli alberi non cadono solo per le raffiche di vento o pioggia battente. Le cause sono molteplici. Alcuni infatti sono malati, oppure sono molto vetusti, verso la fine del loro ciclo silvologico. Un indagine è fondamentale al fine di effettuare una valutazione tecnica delle condizioni vegetativo – sanitarie e della stabilità, con l’utilizzo dell’analisi visiva in modo da valutare il corretto intervento da realizzare. Questi vanno quanto prima individuati e messi in sicurezza, se proprio necessario vanno abbattuti. Spesso questo pericolo non è da imputare all’albero stesso ma piuttosto alla mano dell’uomo.
Gli alberi sono dei libri aperti, ci raccontano ogni giorno come stanno. Lavori e potature sono spesso eseguiti in modo non coretto, anzi talvolta in modo pessimo, in modo totalmente sbagliato. Chi controlla il lavoro eseguito, valutando la qualità dell’intervento? Molti pini con apparato radicale superficiale si trovano in prossimità dalle strade. A causa dei continui lavori come passaggio di cavi elettrici, asfaltatura, cementificazione, rete fognaria, ecc., l’apparato radicale subisce pesanti danni e perdite, che causano lo squilibrio della pianta, facendola inclinare fino alla caduta a terra. È necessario ormai un monitoraggio serio e continuo grazie all’utilizzo della tecnologia e della scienza.
È arrivato il momento di prendere seriamente in considerazione il supporto dei cittadini, conoscitori dei territori, nel monitoraggio e controllo del patrimonio arboreo cittadino. Questo potrebbe essere possibile attraverso la creazione di un database dei singoli alberi, alimentato da un app creata appositamente e scaricabile su smartphone.
Cittadini attivi, scendono in campo per contribuire alla ricerca, formando quella che può essere definitiva una scienza dei cittadini, la citizen science. Ora il vero pericolo è quello che molti alberi vengano abbattuti senza una vera ragione, solo per la psicosi che possano crollare da un momento all’altro. La paura adesso sono i tagli ingiustificati, di “emergenza”, senza dei validi motivi. Il patrimonio arboreo della nostra Città va difeso e tutelato, con il supporto di tutti.
Riccardo Di Giuseppe Naturalista e Agrotecnico