Ogni volta che si parla di Alitalia dobbiamo assistere allo stucchevole balletto degli esuberi. Sono stufa di questo giochetto. I lavoratori della compagnia di bandiera e quelli dell’indotto hanno già pagato un prezzo troppo salato. Ora basta. Alitalia va potenziata e non indebolita. Servono partner forti, credibili, che abbiano voglia di investire e non di acquisire la nostra compagnia di bandiera per trasformarla in una linea regionale lasciando libero il mercato. Servono partner che abbiano voglia di riportare Alitalia sulle lunghe tratte e non di licenziare e avere una low cost. Lo ripeto fino allo sfinimento: il Comune di Fiumicino quando ero presidente del consiglio comunale presentò a tutti gli enti, Governo compreso, un piano importante che prevedeva l’ingresso di soci credibili come Fs, Eni e Finmeccanica. Il Governo continua a fare orecchie da mercante e prendere tempo. Tempo non ce n’è. Se si vuole salvare la compagnia di bandiera e di conseguenza i lavoratori bisogna agire. Ma non è licenziando che si salva Alitalia.
Michela Califano, consigliere regionale del Pd Lazio