Non c’è niente da fare: quando capitano situazioni impreviste la nostra vita si stravolge. Il solito tran tran è rassicurante non lo sono invece le sferzate di grandine che si abbattono e ti colpiscono quando non hai riparo.
Sai che faccio? penso tra me, non voglio più uscire con Luca, che senso ha. Se mi chiama non rispondo. Squilla il telefono distruggo la borsa per cercarlo, mi cade dalle mani e sul selciato sento la voce di Luca “non ti piegare per raccoglierlo potresti suscitare pensieri cattivi…”
“Ma va a quel paese…” rispondo e poi mi guardo intorno per cercarlo tra la gente. È proprio dietro a me e se la ride… cadono tutte le mie resistenze mi metto a ridere anch’io poi scivolo e cado col sedere in terra. Mi solleva in un secondo, mi spolvero e lo seguo come un robot. Entriamo in un cinema, qualcosa di non impegnativo mi rassicura, uno scacciapensieri è quello che ci vuole vero? La storia invece di scacciare i pensieri ce li fa venire a tutti e due. I protagonisti lui e lei alle prese con un ritorno di fiamma che procura crisi laceranti, altro che ridere! Un fiume di lacrime e allora Luca mi stringe la mano e dice “andiamocene ‘ste cose mi fanno girare le sfere, le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute”.
Se mi avesse tirato un secchio di acqua gelata non mi avrebbe fatto lo stesso effetto.
“Vattene – gli dico con tutta la rabbia che mi ha suscitato – non mi telefonare, non me ne frega un cavolo di venire a perdere tempo con te, capitooo?”
“Mi stai facendo una scenata di gelosia?”
Che scivolone ho fatto! Vorrei prendermi a schiaffi. In realtà era orgoglio, forte, spudorato… ma l’orgoglio è la virtù dell’infelice.
(continua…)